Trattato internazionale sul commercio delle armi: il Consiglio federale ha conferito il mandato negoziale

Berna, 23.05.2012 - Il 23 maggio 2012 il Consiglio federale ha conferito alla delegazione svizzera il mandato di negoziazione per un trattato internazionale sul commercio delle armi. Gli obiettivi del trattato sono di regolamentare il commercio del materiale d’armamento convenzionale nonché inasprire e rendere quanto più vincolante possibile a livello mondiale il controllo sulle esportazioni di questo materiale e su altre attività transfrontaliere.

I negoziati per un trattato internazionale sul commercio delle armi (Arms Trade Treaty, ATT) che introduce una regolamentazione giuridicamente vincolante in materia si terranno dal 2 al 27 luglio 2012 a New York nell'ambito di una conferenza ONU. Le trattative si concentreranno sul raggiungimento di un accordo relativo agli standard da rispettare nel commercio transfrontaliero di armi convenzionali. Tutti gli Stati membri dell'ONU, tra cui figurano i maggiori produttori, esportatori e importatori di materiale d'armamento convenzionale, parteciperanno alla conferenza.

L'ATT intende contribuire a evitare o ridurre le sofferenze provocate dall'impiego degli armamenti e mettere un freno al commercio illegale di armi.

Sotto l'egida della Segreteria di Stato dell'economia (SECO) anche la Svizzera parteciperà alla conferenza negoziale sull'ATT. Il 23 maggio 2012 il Consiglio federale ha conferito l'apposito mandato. La Svizzera si impegnerà affinché l'elenco dei materiali d'armamento e delle attività da controllare contenuto nell'accordo sia il più possibile esaustivo. Inoltre, i criteri da rispettare per l'autorizzazione alla fornitura di armamenti dovranno essere severi e gli obblighi nazionali di attuazione chiari e trasparenti. Inoltre, i criteri da rispettare per l'autorizzazione alla fornitura di armamenti dovranno essere severi e gli obblighi nazionali di attuazione chiari e trasparenti. Grazie alla sua tradizione umanitaria e forte di una legislazione e di una prassi restrittive in materia di autorizzazioni, la Svizzera potrà sostenere questa posizione con competenza e credibilità.


Indirizzo cui rivolgere domande

Erwin Bollinger, SECO, Relazioni economiche bilaterali, Politica dei controlli all’esportazione e sanzioni, tel. 031 322 23 46


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