La Svizzera sostiene il finanziamento da parte della BERS del nuovo sarcofago di Cernobyl

Berna, 15.05.2008 - La consigliera federale Doris Leuthard, governatore svizzero presso la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), parteciperà alla 17esima assemblea annuale della BERS, che si terrà il 18 e 19 maggio 2008 a Kiev, Ucraina. In questa occasione, il Consiglio dei governatori approverà la nomina del tedesco Thomas Mirow alla presidenza della BERS. Inoltre deciderà, per la prima volta, di assegnare gli utili annui della banca ad altri scopi che non siano le riserve, in particolare al finanziamento del nuovo sarcofago di Cernobyl.

Nel corso dell'assemblea di quest'anno, il Consiglio dei governatori della BERS è invitato a nominare un successore al presidente uscente Jean Lemierre. Il candidato alla successione è Thomas Mirow, ex segretario di Stato al ministero delle finanze tedesco. Egli sarà il secondo presidente di origine germanica.

Con un utile pari a 1,1 miliardi di euro nel 2007, per il terzo anno consecutivo la banca dà prova della sua buona gestione. Avendo soddisfatto i suoi doveri statutari di riserva, è stato proposto, per la prima volta, di assegnare parte (250 mio. di euro) degli utili della banca ad altri scopi, tra cui: i) un fondo di 115 milioni di euro destinato a finanziare progetti di assistenza tecnica e a sostenere lo sviluppo delle infrastrutture, in particolare nei Paesi in cui la transizione è meno avanzata; ii) lo stanziamento unico di 135 milioni di euro a due fondi per la sicurezza nucleare gestiti dalla banca le cui attività riguardano essenzialmente il consolidamento della sicurezza della centrale nucleare di Cernobyl. La Svizzera sostiene tali misure.

La BERS è per la Svizzera un partner importante nell'attuazione della sua politica di sviluppo nell'Est europeo. La Svizzera sostiene la BERS nella realizzazione delle sue attività mediante cofinanziamenti, partecipazioni e garanzie, ma anche con iniziative specifiche. In tal senso collabora con la BERS a un programma riguardante i flussi di fondi verso i Paesi balcanici.


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