A Losanna adottato un appello internazionale per lo sminamento umanitario in Ucraina

Berna, 17.10.2024 - La prima giornata della Ukraine Mine Action Conference 2024 (UMAC2024) si è conclusa oggi con la presentazione del “Lausanne Call for Action”, che ribadisce il sostegno della maggioranza dei Paesi presenti per lo sminamento umanitario in Ucraina e nel mondo. L’appello chiede di considerare le esigenze delle vittime e delle persone con disabilità e di promuovere partenariato e innovazione per aumentare l’efficacia nella lotta alle mine. La conferenza, che si tiene a Losanna presso la EHL Hospitality Business School, riunisce rappresentanti di Stati, organizzazioni internazionali e attori partner nello sminamento umanitario.

61 delegazioni si sono date appuntamento il 17 e 18 ottobre 2024 a Losanna, per la Ukraine Mine Action Conference 2024. Al termine della prima giornata di alto livello è stata adottata la Lausanne Call for Action che auspica azioni concrete in favore dello sminamento umanitario in Ucraina da parte degli Stati. Fra queste, ad esempio il rapido e sicuro ripristino delle aree destinate all’agricoltura, la reintegrazione economica e sociale delle vittime con disabilità, la promozione della collaborazione internazionale fra i vari partner attivi sul terreno, oppure lo scambio di esperienze e conoscenze e la promozione di metodi e tecnologie innovative per aumentare l’efficacia della lotta alle mine su scala mondiale. Il testo è stato presentato dalla Svizzera e l’Ucraina, insieme alla Croazia, che ha organizzato la scorsa edizione della conferenza sullo sminamento, e al Giappone, che ospiterà invece quella del 2025.    

Popolazione civile, partenariati e innovazione al centro dei dibattiti

L’evento, organizzato dalla Svizzera insieme all’Ucraina, propone dibattiti e discussioni su tre pilatri - People, Partners, Progress – con l’obiettivo di sottolineare la cruciale importanza dello sminamento umanitario quale parte integrante della ricostruzione economica e sociale del Paese. La conferenza è stata aperta dalla presidente della Confederazione, Viola Amherd e il primo ministro ucraino Denys Shmyhal. La presidente della Confederazione nel suo discorso ha sottolineato come lo sminamento umanitario sia una priorità per la Confederazione: «Lo sminamento umanitario non è solo una questione di sicurezza, ma anche un prerequisito per la ricostruzione, soprattutto per il ripristino della produzione agricola e dell'istruzione dei bambini».

Ad intervenire alla UMAC2024 anche personalità della comunità scientifica e della società civile, come il fotografo britannico Giles Duley, sopravvissuto all’esplosione di una mina e Global Advocate delle Nazioni Unite per le persone con disabilità nelle situazioni di conflitto e di costruzione della pace, o il filantropo Howard G. Buffett, Chairman e CEO della sua fondazione.

Un sostegno concreto della Svizzera per lo sminamento umanitario

Durante la conferenza, il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Ignazio Cassis ha ribadito l’importanza della collaborazione internazionale per lo sminamento umanitario e ricordato l’impegno svizzero per la ricostruzione dell’Ucraina, basata sui Principi di Lugano, adottati nel 2022. Ha inoltre ricordato che il Consiglio federale la scorsa settimana ha deciso di accordare 30 milioni di franchi supplementari alla Fondation suisse de déminage (FSD) per estendere le sue attività nelle regioni di Kharkiv e Kherson fino al 2027. «Grazie a partner come FSD e il Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD), la Svizzera fornisce un sostegno diretto ed efficace in Ucraina», ha dichiarato il consigliere federale. Dal febbraio 2022 la Confederazione ha attuato varie misure a sostegno delle persone colpite dalla guerra e stanziato circa 3,7 miliardi di franchi. Lo scorso anno il Consiglio federale ha approvato un pacchetto di 100 milioni di franchi su quattro anni, destinati esclusivamente allo sminamento umanitario in Ucraina.

La Svizzera ribadisce la propria solidarietà all’Ucraina

A margine della UMAC2024, una delegazione del Consiglio federale capeggiata dalla presidente della Confederazione Viola Amherd ha incontrato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal. Nel corso del colloquio sono stati discussi i possibili passi verso la pace, la ricostruzione dell’Ucraina e la solidarietà della Svizzera per quanto riguarda la scarsità di energia nel prossimo inverno. La delegazione svizzera, di cui ha fatto parte anche il consigliere federale Ignazio Cassis, ha ribadito l’ininterrotta e durevole solidarietà della Svizzera nei confronti dell’Ucraina.

Sulla scia dei colloqui svoltisi a giugno sul Bürgenstock, alla Conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina, le parti hanno discusso altri possibili passi verso una pace giusta e duratura in Ucraina. Per la Svizzera non vi è dubbio che la soluzione non potrà prescindere dal rispetto del diritto internazionale e dello Statuto dell’ONU. La Svizzera ha inoltre ribadito la propria disponibilità a offrire i suoi buoni uffici affinché sia possibile compiere passi concreti per il coinvolgimento di entrambe le parti belligeranti. Si è inoltre discusso della Conferenza prevista a Montreal alla fine del mese di ottobre, incentrata sulla dimensione umana del conflitto e riguardante in particolare il destino dei prigionieri di guerra, i civili detenuti arbitrariamente e i bambini deportati. Uno dei temi chiave dell’incontro è stato il sostegno svizzero all’Ucraina e alla ricostruzione, cui il Consiglio federale attribuisce rilevanza strategica.

La polizia cantonale vodese mette in atto le misure di sicurezza necessarie allo svolgimento della UMAC2024, adeguate alla valutazione della situazione e in stretta collaborazione con l’Ufficio federale di polizia (fedpol).  L'Esercito svizzero fornisce loro supporto, in particolare nei settori del trasporto di personale, della logistica, della sorveglianza aerea e del trasporto aereo.


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