Grande potenziale di risparmio energetico nell’industria svizzera

Berna, 07.10.2024 - Circa un quinto del consumo energetico in Svizzera è dovuto all’industria. Le aziende dei settori a elevato consumo di energia, in particolare, hanno un grande interesse a ottimizzare il loro consumo energetico. Per sostenerle in questo, l’Ufficio federale dell’energia (UFE) offre il programma di finanziamento «Analisi energetiche Pinch per aziende industriali» nel quadro di SvizzeraEnergia. Un rapporto stilato da EBP Schweiz su incarico dell’UFE nell’ambito delle sue valutazioni periodiche ha ora esaminato l’impatto di questo programma di finanziamento. Ne risulta che grazie alle misure attuate sulla base delle analisi energetiche, le aziende possono risparmiare in media circa il 20 per cento dell’energia utilizzata per i processi di riscaldamento. Le misure sono già state implementate da 220 aziende. Dal rapporto risulta che altre 800 aziende a elevato consumo energetico potrebbero beneficiare delle analisi energetiche.

Nelle aziende industriali, più della metà (circa il 55%) dell’energia consumata viene utilizzata per il calore di processo. Il calore di processo viene utilizzato, ad esempio, per produrre vapore o acqua calda o per i processi di essiccazione. Esso viene generato in gran parte (circa per l’85%) da combustibili fossili. Migliorando l’efficienza energetica dei loro processi industriali, le aziende non solo traggono un vantaggio economico, ma contribuiscono anche in modo decisivo al raggiungimento dell’obiettivo climatico della Svizzera.

Dal 2011, con il programma SvizzeraEnergia l’UFE sostiene le aziende industriali e commerciali nell’ottimizzazione della loro efficienza energetica. Il programma di finanziamento «Analisi energetiche Pinch per aziende industriali» fornisce un sostegno finanziario per le analisi Pinch dettagliate e preliminari. Le analisi Pinch esaminano i flussi energetici dell’azienda per individuare il potenziale di risparmio energetico e di passaggio alle energie rinnovabili.

Su incarico dell’UFE, EBP Schweiz ha studiato l’impatto dei finanziamenti elargiti finora e il potenziale di altre aziende che potrebbero anch’esse beneficiare delle analisi Pinch. I principali risultati sono esposti qui di seguito.

  • Finora sono state effettuate analisi Pinch in 220 aziende che nella maggior parte dei casi sono state informate di questa possibilità da moderatori delle convenzioni sugli obiettivi o da consulenti energetici. Per il resto, tali analisi sono ancora poco conosciute nel settore industriale. In pratica tutte le aziende a cui viene proposta un’analisi Pinch la effettuano e ricevono raccomandazioni per le misure da adottare.
  • Dalla valutazione delle misure raccomandate in 78 aziende emerge che è possibile risparmiare in media il 22 per cento di energia termica per azienda, il che corrisponde a un risparmio complessivo di oltre 430 gigawattora all’anno. Il periodo di ammortamento delle misure raccomandate è di tre anni (valore mediano).
  • Solitamente le aziende implementano almeno le misure con il miglior rapporto costi-benefici e quelle che sono facili da attuare e non modificano i processi industriali fondamentali. Le aziende che vengono sostenute da consulenti Pinch durante l’attuazione implementano gran parte delle misure raccomandate. Gli effetti di trascinamento sono praticamente assenti, dato che le misure hanno potuto essere individuate solo attraverso le analisi Pinch. Come «effetti secondari» dell’analisi e delle misure attuate, le aziende menzionano il fatto di disporre di un’analisi aggiornata e dettagliata del bilancio energetico, di aver potuto accumulare conoscenze per il trasferimento di know-how e per la formazione del personale e di aver ricevuto un impulso per ulteriori misure nei settori dell’elettricità, dell’acqua e delle Net Zero Roadmaps.

Il rapporto di valutazione contiene infine anche raccomandazioni su come sfruttare il potenziale delle aziende industriali per le analisi Pinch. Tra esse rientra, ad esempio, lo sviluppo di un metodo PINCH-small finalizzato ad automatizzare e semplificare il più possibile le analisi o la formazione di più consulenti energetici per le analisi PINCH.

Analisi Pinch e punti di contatto in Svizzera

L’analisi Pinch è un metodo orientato al sistema per determinare l’impiego ottimale dell’energia e il design dell’impianto nel rispetto della condizione marginale dei costi minimi (d’investimento e d’esercizio). È adatta per l’ottimizzazione energetica di impianti/sistemi sia semplici che complessi. Un’analisi Pinch consente trasparenza e fornisce una panoramica dell’impiego dell’energia. I risultati costituiscono una base decisionale per la pianificazione strategica delle fasi del percorso verso la decarbonizzazione. Attraverso le analisi Pinch non si risparmia solo energia termica, ma spesso anche una notevole quantità di energia elettrica, ad esempio riducendo la potenza degli impianti di refrigerazione.

I centri di supporto nazionali «Prozessintegration/PinCH» (integrazione dei processi/PinCH) sono gestiti nella Svizzera tedesca dalla Hochschule Luzern (HSLU) e nella Svizzera francese dalla Haute Ecole d’Ingénierie et de Gestion du Canton de Vaud (HEIG-VD), v. link. I due centri sono i punti di contatto per le aziende industriali, gli studi di ingegneria, i costruttori di impianti e le autorità per le questioni relative all’integrazione dei processi e alle analisi Pinch. Nelle attività di entrambi i centri di supporto rientra anche la formazione di specialisti. Con il sostegno dell’UFE e di un team di esperti, la HSLU ha sviluppato il software PinCH per poter effettuare analisi Pinch nell’industria. Il software supporta un approccio sistematico e graduale e visualizza lo stato attuale e i potenziali di risparmio.


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Comunicazione UFE, tel. 058 460 81 52



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