Anche per il 2024 la SEM prevede circa 30 000 nuove domande d’asilo

Berna-Wabern, 01.02.2024 - La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha fornito allo Stato maggiore speciale Asilo (SONAS) le previsioni relative all’asilo per il 2024. Secondo lo scenario più probabile, entro la fine dell’anno sono previste circa 30 000 nuove domande.

Il numero delle nuove domande d’asilo previsto per il 2024 dipende principalmente dall’evolversi dei movimenti migratori diretti verso Grecia e Bulgaria in provenienza dalla Turchia e del flusso migratorio secondario diretto verso l’Europa occidentale. È altrettanto importante anche l’evoluzione dei movimenti migratori attraverso il Mar Mediterraneo centrale. Incideranno altresì l’entità dei flussi migratori provenienti dagli Stati i cui cittadini sono esentati dall’obbligo del visto per entrare nello spazio Schengen e le misure di controllo adottate alle frontiere dai Paesi limitrofi della Svizzera. La SEM ipotizza che nel 2024 il numero delle nuove domande d’asilo dovrebbe restare come minimo sul livello del 2023 (ben 30 000 nuove domande presentate). Secondo lo scenario più probabile ne sono dunque previste altrettante (+/-3000) anche nel 2024. In base a quanto visto in passato anche nel 2024 il numero di domande depositate ogni mese è destinato ad aumentare in primavera, per poi raggiungere il picco nel corso dell’estate o nei primi giorni dell’autunno e tornare a calare verso la fine dell’anno. I principali Paesi di provenienza rimarranno presumibilmente l’Afghanistan e la Turchia.

Per quanto riguarda lo statuto di protezione S per le persone provenienti dall’Ucraina, se il conflitto continuerà a imperversare con la stessa intensità e senza sviluppi significativi si prevede che nel 2024 potrebbero essere presentate circa 25 000 nuove domande (+/-5000). Negli ultimi mesi, il numero di persone con statuto di protezione S che hanno lasciato la Svizzera si è attestato all’incirca allo stesso livello del numero di coloro che hanno fatto domanda per ottenere lo statuto S.

Il SONAS potrà contare sull’aiuto di una commissione per l’asilo

Il SONAS era stato convocato nel marzo del 2022 dalla consigliera federale Karin Keller-Sutter, l’allora capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). I rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni, delle città e dei Comuni si sono sinora riuniti 35 volte per coordinare l’accoglienza e l’alloggiamento dei profughi provenienti dall’Ucraina. Anche grazie a questa collaborazione proficua e al sostegno concreto della popolazione svizzera è stato possibile unire gli sforzi per gestire i flussi migratori, particolarmente forti nelle prime settimane, e offrire da subito un posto letto e un tetto a tutte le persone in cerca di protezione. Nonostante nel frattempo la situazione dei profughi provenienti dall’Ucraina si sia un po’ calmata, la Confederazione, i Cantoni, le città e i Comuni si trovano tuttora a dover fronteggiare diverse complessità. Per questa ragione il SONAS continuerà a riunirsi ogni due mesi.

In futuro i temi politico-strategici del settore dell’asilo saranno discussi da una nuova commissione, che si riunirà periodicamente e della quale faranno parte rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni, delle città e dei Comuni. La commissione darà man forte agli organi già esistenti a livello politico e operativo e si occuperà di questioni di carattere generale inerenti allo sviluppo del settore dell’asilo.


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