Prorogata la durata del progetto sul sistema di ricognitori telecomandati (ADS 15)

Berna, 20.12.2023 - In considerazione dei problemi tecnici occorsi nella primavera 2023 e in particolare dell’incertezza della situazione in Medio Oriente, l’Ufficio federale dell’armamento armasuisse si è accordato con il fornitore dell’ADS 15 (Elbit Systems Ltd) in merito a un prolungamento del progetto di due anni fino al termine del 2026. A titolo di compensazione, Elbit dovrà fornire alla Svizzera un pacchetto di supporto supplementare e prorogare di due anni il termine di garanzia relativo ai droni svizzeri. Elbit ha fornito inoltre garanzie vincolanti sulle prestazioni su cui gravano ingenti penali in caso di inadempimento.

A causa di un contrattempo tecnico a marzo 2023, è stato necessario interrompere per diverse settimane le operazioni di volo dell’ADS 15 in Svizzera. In seguito armasuisse ha avviato trattative con il fornitore israeliano Elbit in merito alle prestazioni di compensazione per i costi sostenuti. Elbit ha inoltre dovuto pagare penali per i ritardi causati dai problemi tecnici.

L’incertezza in Medio Oriente ha prodotto da ottobre 2023 un peggioramento della situazione di partenza. Da allora Elbit lavora in condizioni nettamente più difficoltose. Tra le altre cose, alle specialiste e agli specialisti svizzeri non è per esempio consentito recarsi in Israele per operazioni di collaudo. In questo contesto, anche in considerazione dei ritardi originatisi nella primavera del 2023, armasuisse ha ritenuto necessario concedere al fornitore più tempo per l’esecuzione del contratto. A metà dicembre, armasuisse ed Elbit hanno definito in maniera vincolante la proroga del progetto e le corrispondenti controprestazioni mediante un’aggiunta al contratto.

Ingenti prestazioni di compensazione

La conclusione del progetto è ora prevista per la fine del 2026 anziché del 2024 come inizialmente stabilito. Elbit dovrà compensare la Svizzera per la maggiore durata del contratto, così come per i costi sostenuti nella primavera del 2023. La ditta si è impegnata a fornire ad armasuisse un pacchetto di supporto supplementare con un valore nell’ordine di qualche decina di milioni. Quest’ultimo comprenderà in particolare ulteriori pezzi di ricambio, nonché altro materiale d’esercizio per i droni in Svizzera. Elbit ha inoltre prorogato di due anni il termine di garanzia per tutti i droni svizzeri, che inizierà a decorrere dal momento del corretto adempimento del contratto. Infine, Elbit dovrà pagare ingenti penali nel caso in cui non riesca a fornire le prestazioni concordate nei tempi previsti. Tali penali superano notevolmente le penali convenzionali finora preventivate e rivendicate nel corso del progetto.

Revisione del piano di progetto  

In considerazione della situazione incerta in Medio Oriente, la fornitura di tre droni svizzeri e delle corrispondenti stazioni di controllo a terra ancora in sospeso non è potuta avvenire già quest’anno come originariamente previsto. In generale, non è ancora possibile pronunciarsi in maniera definitiva sulle ulteriori conseguenze del conflitto per quanto riguarda l’acquisto dell’ADS 15. In questa situazione, armasuisse ed Elbit stanno attualmente elaborando un dettagliato piano di progetto per il prossimo anno e hanno inoltre concordato di svolgere fin d’ora riunioni di progetto a cadenza settimanale. In questo modo, nel caso in cui gli ulteriori sviluppi dovessero renderlo necessario, sarà possibile attuare nel più breve tempo possibile eventuali modifiche e provvedimenti.  

Progetto ADS 15

L’ADS 15 è un sistema di ricognizione senza equipaggio e non armato. I droni servono alla sorveglianza ottica e alla ricognizione aerea, ma se necessario può essere impiegato anche equipaggiandolo di altri sensori. Tra le altre prestazioni, consentono la sorveglianza di ampie aree e contribuiscono alla protezione delle infrastrutture critiche, così come delle proprie forze. Il sistema può essere utilizzato sia di giorno sia di notte. Gli utenti dei droni saranno gli organi di condotta militari e civili, come gli Stati maggiori cantonali di condotta, gli organi di polizia e di salvataggio o l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC). L’acquisto da parte svizzera comprende sei droni, compresi i componenti al suolo, il simulatore e la logistica.


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