Uzbekistan: Gulnara Karimova e l'ex direttore di una società di telecomunicazioni deferiti di fronte al Tribunale penale federale

Berna, 28.09.2023 - Al termine di un’istruzione penale, il 28 settembre 2023 il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha depositato presso il Tribunale penale federale (TPF) l'atto d'accusa contro Gulnara Karimova, figlia dell'ex presidente della Repubblica dell'Uzbekistan Islam Karimov, e contro l'ex amministratore delegato della filiale uzbeka di una società di telecomunicazioni russa. I due imputati sono accusati di aver partecipato a un'organizzazione criminale operante in vari Paesi, tra cui la Svizzera. I reati contestati riguardano il periodo dal 2005 al 2013 e sono costitutivi di partecipazione a un'organizzazione criminale (art. 260ter CP), riciclaggio di denaro (art. 305bis CP), corruzione passiva di pubblici ufficiali stranieri (art. 322septies cpv. 2 CP) e falsità in documenti (art. 251 CP).

L'atto d'accusa depositato presso il Tribunale penale federale ha per oggetto i seguenti fatti:

Sulla base di comunicazioni di sospetto riciclaggio di denaro (comunicazioni MROS), nel luglio 2012 il MPC ha aperto un’istruzione penale contro l'assistente personale di Gulnara Karimova per falsità in documenti (art. 251 CP) e riciclaggio di denaro (art. 305bis CP), e contro l'ex amministratore delegato della filiale uzbeka di una società di telecomunicazioni russa per riciclaggio di denaro (art. 305bis CP).

Tra il 2012 e il 2014, la procedura penale è stata estesa a diversi subordinati di Gulnara Karimova e alla stessa Gulnara Karimova - una volta revocata l'immunità legata alla sua attività di diplomatica presso l'Ufficio delle Nazioni Unite (ONU) a Ginevra.

Tra il 2018 e il 2021, nell'ambito dell’istruzione penale sopramenzionata, quattro persone fisiche sono state condannate tramite decreto d’accusa per riciclaggio di denaro e falsità di documenti. Oltre 340 milioni di franchi svizzeri sono stati definitivamente confiscati e restituiti all'Uzbekistan. Attualmente, oltre 440 milioni di franchi svizzeri rimangono sequestrati nell’ambito del procedimento contro Gulnara Karimova e il secondo imputato.

Nel 2021 il procedimento penale contro Gulnara Karimova e l'ex amministratore delegato è stato esteso per il sospetto di corruzione passiva di pubblici ufficiali stranieri (art. 322septies cpv. 2 CP). Un'ultima estensione, per partecipazione e sostegno a un'organizzazione criminale (art. 260ter CP) ha avuto luogo nel 2022.

“L’Office”: scopo e organizzazione
Secondo l'accusa, quanto meno dal 2001 al 2013, Gulnara Karimova ha sviluppato e diretto un'organizzazione criminale gerarchica denominata "l’Office", composta da diverse decine di persone e da molteplici società. In Svizzera, la suddetta organizzazione avrebbe avviato le proprie attività nel 2005, in particolare per nascondere i proventi delle sue attività criminali in conti bancari, cassette di sicurezza e nel settore immobiliare.

A fronte delle dimensioni, dell'organizzazione, delle infrastrutture, della quantità di denaro a disposizione e delle qualifiche di alcuni membri, “l’Office” avrebbe svolto le sue attività criminali operando come un'impresa professionale, con regole obbligatorie, una rigida divisione dei compiti e il ricorso a violenza ed intimidazione. Le indagini hanno rivelato riferimenti a un centinaio di società create e utilizzate per garantire l'opacità dell'intera struttura. Queste società avevano rapporti bancari in varie giurisdizioni, tra cui in Svizzera.

L’attività nel settore delle telecomunicazioni in Uzbekistan
Sviluppatosi in modo molto dinamico a partire dai primi anni 2000, il settore delle telecomunicazioni uzbeko rappresentava uno dei comparti più redditizi del Paese. Secondo l'accusa, le società straniere che volevano entrare e operare in questo settore all’epoca dei fatti dovevano pagare tangenti alle società de “l’Office”, in favore di Gulnara Karimova, al fine di corromperla e ottenere così un suo intervento decisivo in loro favore. In questo contesto, Gulnara Karimova ha sfruttato il suo doppio status di figlia del Presidente e di agente pubblico uzbeko, condizione che le conferiva un'influenza illimitata sui funzionari statali, per consentire alle imprese di entrare e operare nel mercato delle telecomunicazioni.

Attività criminali in Svizzera
I fondi frutto di corruzione ricevuti dalle società di telecomunicazioni venivano successivamente allocati, attraverso complesse operazioni, su vari conti bancari in diversi Paesi e presso diverse società, prima di essere versati, in particolare in Svizzera, su conti bancari aperti a nome di società de “l’Office”. I titolari effettivi di questi conti bancari erano dei "prestanome" che nascondevano la vera beneficiaria, Gulnara Karimova. Le indagini condotte in Svizzera hanno portato al sequestro di beni per un totale di circa 780 milioni di franchi svizzeri, costituiti da attivi bancari, un immobile, contanti e oggetti di valore depositati in cassette di sicurezza.

Fatti contestati e ruolo degli imputati
Gulnara Karimova è accusata di aver esercitato il ruolo di capo ultimo de “l'Office”, realtà che avrebbe costituito un'organizzazione criminale. Avrebbe altresì contribuito alla creazione e alla costituzione dell’organizzazione stessa e alle sue attività criminali, in particolare all'apertura, in Svizzera, di conti bancari intestati ai membri e alle società de “l’Office”, al versamento di beni frutto di attività criminali e alla preparazione di documenti fittizi volti a giustificare tali pagamenti. Oltre a Gulnara Karimova, il secondo imputato (ex amministratore delegato della filiale uzbeka di una società di telecomunicazioni russa) è accusato di essere stato un "membro chiave" de “l’Office”. In particolare, sarebbe stato coinvolto nella preparazione e nell'esecuzione di schemi corruttivi nel settore delle telecomunicazioni in Uzbekistan.

Una vicenda di dimensioni internazionali

La dimensione internazionale della vicenda ha portato diverse giurisdizioni ad avviare inchieste penali in questo contesto, in particolare sulla base delle informazioni fornite dal MPC. Sono stati aperti diversi procedimenti penali in Svezia, Francia, Norvegia, Paesi Bassi, Stati Uniti e Regno Unito. L'esistenza de “l’Office”, così come molteplici reati commessi da questa organizzazione criminale sono stati identificati in diverse decisioni emesse in Svizzera e all'estero. Inoltre, il MPC ha inviato e ricevuto numerose richieste di assistenza giudiziaria da 19 Paesi in relazione al procedimento in oggetto.

Richiesta di confisca
Nell'ambito dell'atto d’accusa depositato in data odierna presso il TPF, il MPC chiede altresì la confisca di beni per un totale di oltre 440 milioni di franchi svizzeri.

Infine, si segnala che la procedura penale contro la banca privata Banque Lombard Odier & Cie SA, uno dei suoi ex dirigenti e ignoti per sospetto di carente diligenza in operazioni finanziarie (art. 305ter par. 1 CP) e riciclaggio di denaro aggravato (art. 305bis cpv. 1 e 2 CP) prosegue.

Per gli imputati vale la presunzione di innocenza fino alla pronuncia di una sentenza definitiva. Con il deposito dell’atto d’accusa, la competenza per ulteriori informazioni passa al TPF.

Testo originale in francese.


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