Cartella informatizzata del paziente: il Consiglio federale trasmette al Parlamento il messaggio per il finanziamento transitorio

Berna, 06.09.2023 - Il Consiglio federale intende sviluppare ulteriormente la cartella informatizzata del paziente (CIP) e portarne avanti la diffusione. Ciò richiede una revisione completa della legge. Affinché il finanziamento della CIP possa essere garantito fino all’entrata in vigore della revisione, nella sua seduta del 6 settembre 2023 il Consiglio federale ha deciso un finanziamento transitorio e ha trasmesso il relativo messaggio al Parlamento. Questo disegno di legge entrerà probabilmente in vigore alla fine del 2024.

La CIP è uno strumento importante dell’assistenza sanitaria. Con essa è stata introdotta in Svizzera per la prima volta una piattaforma unitaria e affidabile per lo scambio di importanti informazioni sanitarie. Tutte le informazioni rilevanti ai fini della cura possono essere registrate digitalmente in un solo luogo e consultate in qualsiasi momento dalle persone autorizzate ad accedervi. Ciò migliora la qualità e la sicurezza delle cure mediche. Per rendere la CIP ancora più utile ai pazienti e ai professionisti della salute, il Consiglio federale intende svilupparla ulteriormente e migliorarla in maniera progressiva, e a tale scopo alla fine di giugno 2023 ha avviato la consultazione per una revisione completa delle sue basi legali, che richiederà diversi anni. Tuttavia, per portarne avanti già prima la diffusione, il Consiglio federale prevede in un disegno di legge separato un finanziamento transitorio per le comunità di riferimento, ossia gli offerenti della CIP.

Il finanziamento transitorio entrerà presumibilmente in vigore alla fine del 2024
Per le comunità di riferimento il periodo fino all’attuazione della revisione completa è una fase critica dal punto di vista finanziario. Per questo motivo il Consiglio federale intende sostenerle con aiuti finanziari temporanei della Confederazione e promuovere così la diffusione della CIP. La Confederazione può versare un importo massimo di 30 franchi per ciascuna cartella informatizzata del paziente aperta. Questi aiuti finanziari federali sono vincolati a una partecipazione almeno in uguale misura da parte dei Cantoni. Per incentivare le comunità di riferimento ad accelerarne la diffusione-, il contributo di sostegno da parte della Confederazione dipenderà dal numero di cartelle informatizzate aperte. Le comunità di riferimento possono chiedere questi aiuti finanziari retroattivamente per tutte le CIP aperte dall’entrata in funzione di questo strumento. Per gli aiuti finanziari federali è previsto un limite di spesa di 30 milioni di franchi, fatta salva la situazione finanziaria della Confederazione. Il disegno di legge è ora sottoposto al dibattito parlamentare, in modo che possa entrare in vigore presumibilmente alla fine del 2024.

La sicurezza ha la massima priorità
Per la CIP la protezione e la sicurezza dei dati devono essere garantite. Ad essa si applicano già i più elevati standard di sicurezza che, essendo sanciti nella legge, possono essere imposti anche a livello giuridico. Il rigore in materia di protezione dei dati e il loro elevato livello di sicurezza restano garantiti con la revisione della legge.

Revisione completa in una seconda fase
Con la revisione completa della legge posta in consultazione a giugno 2023 devono essere chiariti, tra l’altro, la ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni e il finanziamento della CIP. In futuro la Confederazione coordinerà l’ulteriore sviluppo della CIP a livello di contenuti e provvederà al suo finanziamento. I Cantoni dovranno assicurare l’esistenza di almeno una comunità di riferimento nel territorio soggetto alla loro sovranità e assumere la responsabilità di finanziare l’esercizio di tali comunità di riferimento.

L’avamprogetto della revisione completa di legge prevede l’apertura automatica e gratuita di una CIP per tutte le persone domiciliate in Svizzera e assicurate presso l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) o l’assicurazione militare. Ognuno decide poi in autonomia a quali professionisti della salute darvi accesso. Chi non desidera averla, può opporsi alla sua apertura presso il Cantone.


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