L’Esercito svizzero rafforza la sua capacità di difesa

Berna, 17.08.2023 - Per poter proteggere la Svizzera e la sua popolazione anche in futuro, l’esercito sta rafforzando le proprie capacità di difesa. Il rapporto dell’esercito «Rafforzamento della capacità di difesa – Obiettivi e strategia per il potenziamento» traccia il percorso verso questo obiettivo, definisce tre punti focali e ne indica i costi.

Negli ultimi anni la situazione in materia di sicurezza in Europa è andata deteriorandosi, soprattutto a causa della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. Per poter continuare a svolgere anche in futuro e nel miglior modo possibile il suo compito fondamentale di protezione della Svizzera e della sua popolazione, l’esercito deve rafforzare le proprie capacità di difesa in tutte le zone d’efficacia (terra, aria, ciberspazio, spazio elettromagnetico, spazio cosmico, informazione).

La politica di sicurezza mostra la strada

Le basi della politica di sicurezza sono già state gettate: il 24 novembre 2021, il Consiglio federale ha pubblicato il Rapporto sulla politica di sicurezza (Rapolsic) 2021, che definisce le linee guida per il futuro orientamento dell’esercito. Il 7 settembre 2022, il Consiglio federale ha adottato un rapporto supplementare che, sulla base degli insegnamenti tratti dalla guerra in Ucraina, fissa la necessità di avanzare la modernizzazione delle capacità di difesa e di orientare la politica di sicurezza in modo più coerente verso la cooperazione internazionale, un punto particolarmente pertinente per l’esercito. Questi due rapporti stabiliscono la direzione per il futuro. I rapporti di base «La difesa aerea del futuro» (2017), «Il futuro delle truppe di terra» (2019) e «Concetto generale ciber» (2022) illustrano come l’esercito sarà ulteriormente sviluppato nei settori dell’aria, della terra e ciber nei prossimi anni, al fine di svolgere efficacemente i propri compiti.

Il nuovo rapporto «Rafforzamento della capacità di difesa – Obiettivi e strategia per il potenziamento», che definisce i seguenti tre punti focali, mostra l’obiettivo e la strategia con cui questi requisiti devono essere attuati dal punto di vista del Comando dell’esercito:

1. Sviluppare le capacità militari in modo adattivo
Con un continuo adattamento e sviluppo delle proprie capacità, l’esercito deve tenere maggiormente conto dei rapidi cambiamenti del contesto in cui opera e dell’imprevedibilità della situazione della sicurezza. A tal fine è auspicabile uno sviluppo in piccole fasi gestibili piuttosto che in riforme globali, affinché sia possibile mantenere la flessibilità necessaria per stare al passo con gli sviluppi tecnologici.

2. Cogliere le opportunità del progresso tecnologico
Occorre sfruttare il progresso tecnologico per migliorare le prestazioni dell’esercito. Più in concreto, la tecnologia dovrebbe consentire di ottenere informazioni sulla situazione più complete e di migliore qualità. La tecnologia dovrebbe inoltre consentire di agire più velocemente e con maggiore precisione a distanze maggiore, contribuire a ridurre i rischi per i militari negli impieghi di combattimento e a ottimizzare i processi dell’esercito attraverso la digitalizzazione, la robotica e l’intelligenza artificiale.

3. Rafforzare la cooperazione internazionale

Il rafforzamento della cooperazione internazionale con la NATO, l’UE e gli Stati limitrofi dovrebbe consentire all’esercito di beneficiare più di prima dell’esperienza e degli standard di altre forze armate, di migliorare la propria capacità di difesa e di contribuire alla sicurezza in Europa. Occorre impiegare maggiormente tale aspetto nell’istruzione, nelle esercitazioni e negli acquisti.

Circa 13 miliardi di franchi per la prima fase

Le lezioni apprese finora dalla guerra in Ucraina confermano in linea di principio le linee di sviluppo avviate nei rapporti di base e sottolineano l’importanza e l’urgenza di rafforzare nuovamente le capacità di difesa. Le forze armate hanno bisogno di anni per riequipaggiarsi e aggiornarsi in termini di personale, materiale e tecnologia («potenziamento»). Inizialmente sono previsti investimenti per circa 13 miliardi di franchi svizzeri fino al 2030. Ciò sarà reso possibile grazie al graduale aumento del bilancio dell’esercito all’1 per cento del prodotto interno lordo, deciso dal Consiglio federale e dal Parlamento.

Ampliare le competenze, colmare le lacune,

Con queste risorse finanziarie aggiuntive, l’esercito può mantenere le capacità attuali, ampliarle o aggiornarle dove necessario e colmare le lacune critiche di capacità prima del previsto, al fine di rafforzare la capacità di difesa. Nel rapporto e nella pianificazione degli investimenti dell’esercito fino al 2035 vengono illustrate le capacità, i mezzi e i sistemi in cui investire. Ogni anno il DDPS richiede i crediti d’impegno necessari al Consiglio federale e al Parlamento con il messaggio sull’esercito.


Indirizzo cui rivolgere domande

Stefan Hofer
Portavoce dell’esercito
+41 58 463 37 41



Pubblicato da

Aggruppamento Difesa
http://www.vtg.admin.ch

Segreteria generale del DDPS
https://www.vbs.admin.ch/

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-97354.html