Elisabeth Baume-Schneider in Polonia e Slovacchia per visitare progetti di aiuto ai rifugiati dall’Ucraina

Berna, 06.07.2023 - Il 5 e il 6 luglio la consigliera federale Elisabeth Baume Schneider si è recata in visita in Polonia e Slovacchia, due Paesi limitrofi dell’Ucraina che hanno accolto molte persone in fuga dalla guerra. La Svizzera sostiene progetti in questi due Paesi mediante il credito quadro «migrazione» del secondo contributo svizzero per determinati Stati dell’UE. La Consigliera federale ha potuto rendersi conto sul posto del funzionamento di diversi progetti condotti dall’UNICEF per aiutare in particolare i bambini rifugiati. Ha inoltre incontrato rappresentanti del Governo di entrambi i Paesi per scambi bilaterali.

Paesi limitrofi dell'Ucraina, dal 24 febbraio 2022 la Polonia e la Slovacchia hanno accolto un numero nettamente superiore alla media europea di persone in fuga dalla guerra in corso in quello Stato. Mediante il Rapid Response Fund, uno strumento finanziario del credito quadro «migrazione» del secondo contributo in favore di determinati Stati membri dell'UE, la Svizzera sostiene finanziariamente i Paesi particolarmente toccati dall'immigrazione di rifugiati. Nel 2022 ha utilizzato cinque milioni di questo fondo per finanziare attività dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) e nel 2023 prevede di destinare il medesimo importo a un progetto del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF) attuato da sei Paesi, tra i quali la Polonia e la Slovacchia.

Famiglie d'accoglienza per bambini rifugiati

In Polonia, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha visitato un progetto a Łódź, dove la Svizzera sostiene, per il tramite dell'UNICEF, l'accoglienza, l'integrazione e la protezione nelle famiglie affilianti di bambini rifugiati. Si è inoltre intrattenuta con diverse organizzazioni internazionali e ONG operanti in loco. Nel corso di un colloquio bilaterale con il viceministro dell'interno polacco Paweł Szefernaker, ha sottolineato il grande rispetto che merita lo sforzo della Polonia per accogliere le persone in fuga dalla guerra in Ucraina.

In Slovacchia, il 6 luglio la Consigliera federale ha visitato il centro umanitario di Gabčíkovo, in cui sono alloggiati circa 1000 rifugiati ucraini, tra i quali oltre 300 bambini. Al Centro d'innovazione della facoltà di pedagogia dell'Università Comenius di Bratislava si è interessata alla formazione dispensata agli operatori sociali affinché possano rispondere alle necessità specifiche dei rifugiati. Anche in Slovacchia, la Svizzera sostiene per il tramite dell'UNICEF la protezione e l'integrazione di bambini rifugiati. Insieme agli Stati Uniti è inoltre il principale sostenitore del progetto di formazione dell'Università Comenius. La consigliera federale Baume-Schneider ha infine incontrato il segretario di Stato Ľubomír Šablicae così come diverse ONG e organizzazioni internazionali operanti in loco.

Due principali Paesi d'accoglienza per gli Ucraini

Dall'inizio della guerra in Ucraina, la Polonia ha registrato oltre 1,6 milioni di domande di protezione temporanea di persone in fuga, di cui più di un milione si trova ancora in Polonia. In numeri assoluti, questo Paese è quello che ha accolto il numero maggiore di Ucraini in cerca di protezione. La Slovacchia ha accordato protezione temporanea a 101 000 persone: in proporzione alla sua popolazione, questa cifra la pone parimenti tra i Paesi dell'UE che hanno accolto il maggior numero di persone da proteggere provenienti dall'Ucraina.

In questo viaggio la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider è stata accompagnata in particolare dalla segretaria di Stato della migrazione Christine Schraner Burgener nonché dai consiglieri nazionali Corina Gredig (Verdi liberali/ZH), Niklaus-Samuel Gugger (Alleanza del Centro/ZH), Pierre-André Page (UDC/FR), Jon Pult (PS/GR) e Céline Widmer (PS/ZH).


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