Ulteriore sviluppo dell’esercito: il Consiglio federale trae un bilancio positivo

Berna, 02.06.2023 - L’ulteriore sviluppo dell’esercito (USEs) ha dato buoni risultati. L’obiettivo dell’esercito di orientarsi al futuro in modo flessibile e moderno è stato in gran parte raggiunto. Questo è il risultato del rapporto finale sull’attuazione dell’ulteriore sviluppo dell’esercito, che il Consiglio federale ha approvato nella sua seduta del 2 giugno 2023 e trasmesso al Parlamento. Inoltre il rapporto illustra le modalità con cui le capacità dell’esercito si svilupperanno in futuro e in che modo esso affronterà le sfide tuttora presenti negli ambiti dell’equipaggiamento e dell’apporto di personale.

L’attuazione dell’USEs, iniziata nel 2018 e conclusasi il 31 dicembre 2022, perseguiva l’obiettivo di orientarsi al futuro in modo flessibile e moderno. A tal fine, occorreva aumentare la prontezza, migliorare l’istruzione dei quadri e l’equipaggiamento nonché rafforzare il radicamento dell’esercito a livello regionale.

Nel rapporto finale sull’attuazione, il Consiglio federale giunge alla conclusione che nel complesso l’USEs ha dato buoni risultati. Gli obiettivi in materia di maggiore prontezza, di miglioramento della formazione dei quadri e di radicamento regionale sono stati raggiunti. Dall’inizio dell’USEs la prontezza dell’esercito ha così potuto essere incrementata gradualmente. Sono state create nuove procedure di mobilitazione e la mobilitazione è stata reintrodotta nell’esercito. Parallelamente, durante la fase di attuazione dell’USEs, l’esercito ha svolto tutti gli impieghi richiesti. Tra questi rientrano anche gli impieghi in servizio d’appoggio a favore delle autorità civili per la lotta contro la pandemia di COVID-19.

Istruzione dei quadri più efficace e migliore radicamento a livello regionale

È altresì stato possibile rendere l’istruzione dei quadri più efficace; i futuri quadri conseguono il grado per la loro funzione nuovamente nel corso di un’intera scuola reclute. Inoltre l’istruzione militare è stata resa più attrattiva con l’introduzione del contributo per la formazione per i quadri di milizia oppure estendendo il riconoscimento dell’istruzione militare nel panorama formativo civile. Il radicamento regionale è stato migliorato nell’ambito dell’USEs rafforzando le divisioni territoriali con corpi di truppa subordinati e consolidando la cooperazione regionale tra partner militari e civili.

Inoltre durante il periodo di attuazione dell’USEs la tematica ciber è diventata sempre più importante. Per ampliare costantemente la capacità di ciberdifesa, parallelamente all’USEs l’esercito ha introdotto un proprio corso di formazione ciber, ha avviato la realizzazione di un Comando Ciber e ha formato un battaglione ciber.

Le sfide continuano a sussistere

Ciononostante, determinate sfide continuano a sussistere anche dopo la conclusione dell’USEs. Non è così stato possibile raggiungere l’obiettivo dell’equipaggiamento completo della truppa, anche se sono state avviate misure di miglioramento. L’esercito dispone di un numero sufficiente di sistemi per poter svolgere gli impieghi più probabili a breve e medio termine. Tuttavia in un’ottica di lungo termine occorre equipaggiare l’esercito in modo tale che la capacità di difesa venga rafforzata in maniera duratura.

Inoltre l’apporto di nuovo personale in particolare nella milizia per l’esercito, continua a costituire una sfida. Durante l’attuazione dell’USEs l’esercito ha adottato determinate misure per migliorare l’apporto di nuovo personale. Tali misure comprendevano tra l’altro la migliore conciliabilità tra il servizio militare e la vita privata, la flessibilizzazione del reclutamento e dell’inizio del servizio militare come pure una migliore attività di informazione e comunicazione. Le partenze dall’esercito, soprattutto verso il servizio civile, i cambiamenti sociali come pure le difficoltà nel reclutamento di specialisti sufficientemente qualificati fanno sì che il problema dell’apporto di personale continui a sussistere anche dopo l’USEs.

Opzioni a medio termine per migliorare l’apporto di personale

Con la prima e la seconda parte del rapporto concernente l’apporto di personale in seno all’esercito e alla protezione civile, il Consiglio federale ha incaricato il DDPS di presentare nel rapporto finale sull’attuazione dell’USEs delle proposte per migliorare a medio termine l’apporto di personale. A tale proposito l’esercito ha esaminato diverse opzioni. Queste comprendono una migliore conciliabilità tra il servizio militare e la vita civile, un maggiore legame dei militari verso l’esercito, l’estensione di funzioni speciali all’interno dell’esercito come pure una maggiore flessibilità nell’obbligo di prestare servizio.

Inoltre nel rapporto finale sull’attuazione dell’USEs si illustra in che modo l’esercito intende affrontare le sfide tuttora esistenti negli ambiti dell’equipaggiamento e dell’apporto di personale e come le capacità dell’esercito si svilupperanno in futuro. Per far fronte agli sviluppi e alle future sfide geopolitiche, sociali e tecnologiche, l’esercito continuerà a svilupparsi ulteriormente in modo costante e lungimirante anche dopo la conclusione dell’USEs. Al riguardo le capacità dell’esercito dovranno essere maggiormente impostate in funzione dei conflitti ibridi e della capacità di difesa.

Nel contempo la conclusione dell’USEs costituisce la base per un ulteriore sviluppo continuativo dell’esercito. Gli sviluppi futuri non saranno attuati come finora attraverso una riforma dell’esercito con un determinato limite temporale, ma in maniera graduale e attraverso revisioni di legge.


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