Quadro giuridico adeguato per le società che forniscono dati sulla solvibilità

Berna, 19.05.2021 - In considerazione dell'attuale normativa e della revisione totale della legge sulla protezione dei dati (LPD), una regolamentazione più severa per le società che forniscono dati sulla solvibilità sarebbe sproporzionata. A questa conclusione giunge un rapporto che il Consiglio federale ha approvato nella sua seduta del 19 maggio 2021. Tuttavia, al fine di potenziare l'attuazione delle norme attuali e future, il rapporto raccomanda a queste società di rivedere opportunamente il proprio codice di condotta.

Le società che forniscono dati sulla solvibilità trasmettono alla propria clientela dati economici rilevanti e rating del credito riguardanti privati e imprese. Le loro pratiche sono regolarmente sottoposte a critiche; ad esempio viene loro contestato il fatto che l'acquisizione dei dati e i metodi per valutare la solvibilità non sarebbero trasparenti e in alcuni casi i dati risulterebbero inutili se non addirittura errati; inoltre sarebbe difficile per gli interessati far valere i propri diritti. Il postulato 16.3682 «Inquadrare le prassi delle società che forniscono dati sulla solvibilità» chiedeva quindi al Consiglio federale di esaminare la necessità di migliorare il disciplinamento di queste società.

Misure volontarie anziché nuove disposizioni

Secondo il rapporto del Consiglio federale, le società che forniscono dati sulla solvibilità devono già ora rispettare le regole sulla protezione dei dati e le norme sulla concorrenza sleale. Inoltre la LPD rivista e adottata dal Parlamento a settembre 2020 aumenta la trasparenza e rafforza sia la tutela contro un trattamento illecito dei dati sia i diritti degli interessati. Soprattutto alla luce di questi sviluppi, il Consiglio federale è del parere che un'ulteriore regolamentazione di queste società non sia necessaria. Non sarebbe dunque opportuno derogare alla LPD, vigente e futura, e introdurre una normativa speciale per dette società.

Tuttavia, per consolidare l'attuazione delle disposizioni attuali e di quelle future, il Consiglio federale ritiene auspicabile che le società in questione adottino nuove misure di autoregolamentazione su base volontaria, in particolare per quanto riguarda i requisiti di trasparenza sul rilevamento dei dati. Di fatto si raccomanda loro di inserire in modo mirato nel loro vigente codice di condotta regole uniformi sull'informazione degli interessati e sul calcolo della solvibilità e di indicare nel codice che il calcolo della solvibilità non tiene conto di caratteristiche non legate alla solvibilità individuale.


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