Rapporto d’attività 2019: l’AV-MPC rafforza la sua vigilanza

3001 Berna, 23.04.2020 - Nel 2019, l’Autorità di Vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione (AV-MPC) ha posto in atto una serie di iniziative volte a un ulteriore rafforzamento della vigilanza. Il fulcro dell’attività è stato rappresentato dalla procedura disciplinare nei confronti del procuratore generale Michael Lauber. Inoltre, l’AV-MPC ha intrattenuto intensi scambi con le commissioni parlamentari.

L’Autorità di Vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione (AV-MPC) ha alle spalle l’anno più intenso dal momento in cui ha iniziato la propria attività e, pur decretando che l’attività di vigilanza funziona, ha stabilito che essa debba essere ulteriormente rafforzata, non da ultimo in ragione di quanto emerso dalla procedura disciplinare nei confronti del procuratore generale.

La procedura disciplinare è stata al centro dell’attività di vigilanza svolta dall’AV-MPC nel 2019. L’inchiesta dell’AV-MPC si è conclusa e la relativa decisione è stata notificata al procuratore generale, ma non è ancora passata in giudicato. Durante la procedura disciplinare, la collaborazione con il Ministero pubblico della Confederazione è risultata difficoltosa.

Nel 2019, le sedute di vigilanza tenute dall’AV-MPC con il procuratore generale si sono basate per la prima volta su una programmazione tematica annuale, un sistema che si è rivelato valido e che consentirà all’AV-MPC di esplicare il proprio controllo su un gran numero di temi rilevanti sotto il profilo della vigilanza. I risultati della procedura disciplinare danno inoltre adito a un ulteriore sviluppo dell’attività di vigilanza esercitata dall’AV-MPC: nell’estate del 2020 infatti l’attuale piano di vigilanza dell’Autorità, risalente all’anno 2011, sarà sottoposto a revisione. E’ inoltre previsto che in futuro l’AV-MPC gestisca i suoi molteplici compiti di vigilanza tramite gruppi di lavoro strutturati per settori. In tal modo l’Autorità diverrà più agile e potrà aumentare la propria efficienza in tempi di risorse via via più limitate.

In relazione alla procedura disciplinare, l’AV-MPC ha operato a stretto contatto con l’Assemblea federale: nell’anno oggetto del rapporto, le commissioni e frazioni parlamentari hanno sentito complessivamente per ben 14 volte rappresentanti dell’AV-MPC.

L’ampio potere organizzativo e discrezionale accordato al procuratore generale dal Codice di procedura penale e rispettivamente dalla Legge sull’organizzazione delle autorità penali presuppone, oltre al controllo puntuale caso per caso tramite i tribunali, anche ad una vigilanza materiale sistemica attraverso competenze e risorse adeguate, come quella esercitata dall’Autorità indipendente di vigilanza sul MPC. I risultati della procedura disciplinare lo confermano. Un controllo del Ministero pubblico della Confederazione da parte del Consiglio federale e dell’amministrazione federale potrebbe compromettere l’indipendenza della giustizia penale federale e condurre a una politicizzazione indesiderata e a un sensibile indebolimento della vigilanza.

Cos’è l’AV-MPC:
L’Autorità indipendente di Vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione (AV-MPC) è un organo collegiale costituito da sette membri eletti dall’Assemblea federale plenaria per un periodo di quattro anni. In base alla legge, l’AV-MPC si compone di un giudice del Tribunale federale e uno del Tribunale penale federale, di due avvocati e di tre specialisti. I membri dell’AV-MPC sono supportati nella loro attività da una segreteria permanente.


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