Nei contatti con le autorità la popolazione svizzera predilige il canale elettronico

Berna, 06.11.2018 - Dallo studio eGovernment Monitor 2018, pubblicato il 6 novembre 2018, emerge che in Svizzera l’offerta di servizi del Governo elettronico gode di una notorietà in costante aumento. Per la ricerca di informazioni e servizi delle autorità, la popolazione si affida anzitutto a Internet.

Lo studio eGovernment Monitor è realizzato mediante un’inchiesta rappresentativa e analizza come vengono recepiti e utilizzati dalla popolazione i servizi di Governo elettronico in Germania, Austria e Svizzera. Lo studio è pubblicato dall’istituto di ricerca tedesco fortiss GmbH e da Initiative D21, un’associazione di utilità pubblica che promuove la società dell’informazione in Germania. e-government Svizzera sostiene la realizzazione dello studio in qualità di partner.

Notorietà dei servizi di Governo elettronico in crescita

In tutti e tre i Paesi si registra una costante diminuzione degli ostacoli all’utilizzo delle prestazioni elettroniche fornite dalle autorità, come la mancata continuità dei servizi o le difficoltà di comprensione. Nel corso degli anni, l’amministrazione svizzera è riuscita a far conoscere meglio soprattutto la propria offerta in Internet: dal 2014 l’indice di notorietà è salito del 25 per cento attestandosi al 55 per cento. Malgrado ciò, il numero di utenti dei servizi di Governo elettronico è rimasto pressoché invariato (2012: 58 %, 2018: 55 %). Aumenta invece la frequenza dell’utilizzo di tali servizi. Nel 2018, le persone che ne facevano già uso vi hanno fatto ricorso più di tre volte contro le 2,6 volte del 2017.

Il disbrigo delle pratiche con le autorità non avviene ancora sistematicamente in Internet

L’ultima edizione dello studio esamina per la prima volta il canale scelto nel disbrigo di una pratica con le autorità. Gli editori distinguono tre fasi: informazione, consulenza e conclusione. Nella prima fase, la popolazione svizzera sceglie perlopiù la modalità digitale. Tuttavia, del 36 per cento degli intervistati che iniziano una pratica elettronicamente, soltanto il 25 per cento la conclude attraverso questo canale. Gli altri lo fanno principalmente di persona o per scritto. Si deduce quindi che nel caso di numerosi servizi di Governo elettronico manca ancora la necessaria continuità. Oggi in Svizzera le attività di consulenza sono svolte nella maggior parte dei casi telefonicamente o di persona. È in questa fase che lo studio individua un grande potenziale: quattro quinti degli intervistati sarebbero disposti a ricorrere ai cosiddetti «assistenti digitali».

Si rileva tuttora una certa perplessità nei confronti dei processi automatizzati. La metà degli intervistati gradirebbe che i dati immessi nei moduli fossero completati o verificati automaticamente, ma soltanto un terzo si sentirebbe a proprio agio se una richiesta di aiuti finanziari o un’autorizzazione dello Stato fosse generata da sistemi intelligenti.


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