Buon avanzamento dei grandi progetti ferroviari

Berna, 13.04.2018 - L’Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha pubblicato il rapporto annuale sullo stato dei lavori dei programmi di ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria, ossia Alptransit, i raccordi alla rete ad alta velocità (R-RAV), il risanamento fonico, lo sviluppo futuro dell’infrastruttura ferroviaria (SIF), il corridoio di 4 metri e la fase di ampliamento 2025 del programma di sviluppo strategico dell’infrastruttura ferroviaria (PROSSIF). Il rapporto fornisce anche informazioni sull’avanzamento del programma di risanamento fonico, l’introduzione del sistema di controllo della marcia dei treni ETCS e i progetti regionali della linea di transito di Zurigo, del CEVA a Ginevra e della galleria dell’Albula II. Tutti i grandi progetti procedono secondo programma.

Nel suo primo anno d’esercizio, la galleria di base del San Gottardo ha soddisfatto ampiamente le attese in fatto di affidabilità. Ciò nonostante, l’aumento dei volumi di traffico risulta tuttora contenuto a causa, tra l’altro, dei lavori di costruzione ancora in corso lungo la tratta di transito. Alptransit potrà esplicare pienamente gli effetti attesi solo dopo l’entrata in servizio della galleria di base del Ceneri a fine 2020 e il completamento del corridoio di 4 metri.

Nel 2017 è stato raggiunto un traguardo importante nell’ambito dell’introduzione del sistema ETCS: salvo pochissime eccezioni, infatti, sulla rete svizzera a scartamento normale è stata ultimata la migrazione dei sistemi di controllo della marcia dei treni verso l’ETCS Level 1 Limited Supervision. Questo permetterà di aumentare ulteriormente la sicurezza, evitando di dover equipaggiare le locomotive con vari sistemi in parallelo.

Sul fronte del risanamento fonico gli accertamenti approfonditi condotti nel 2017 hanno mostrato che la percentuale di persone residenti lungo le linee ferroviarie protette da livelli di rumore eccessivi è nettamente maggiore rispetto a quanto supposto finora: attualmente, grazie alle misure adottate, è protetto oltre l’80 per cento della popolazione esposta e non il 61 per cento.

Tutti i grandi progetti sono finanziati con i mezzi del Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF) della Confederazione. I costi dei progetti sono sotto controllo. Grazie a ulteriori misure di ottimizzazione, è stato possibile assorbire quasi completamente il previsto aumento dei costi della fase di ampliamento 2025 del programma PROSSIF. Nel 2018 verranno realizzate altre ottimizzazioni per compensare il superamento del credito d’impegno pari a 27 milioni di franchi. In base all’attuale stato dei lavori, le scadenze fissate per l’entrata in servizio potranno essere rispettate ad eccezione dei nodi di Ginevra e Berna, dove si registrano già ritardi.


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