Meno severa la norma penale sulla pubblicazione di deliberazioni ufficiali segrete

Berna, 31.01.2018 - È resa meno severa la norma penale sulla pubblicazione di deliberazioni ufficiali segrete: chi rende pubblici atti ufficiali, istruttorie o deliberazioni di un’autorità non si renderà più punibile purché prevalga l’interesse di informare il pubblico. Nella sua seduta del 31 gennaio 2018, il Consiglio federale ha fissato l’entrata in vigore della relativa modifica del Codice penale (CP) al 1° marzo 2018.

L'articolo 293 CP stabilisce che è punito con la multa chiunque, senza esserne autorizzato, renda pubblici atti ufficiali, istruttorie o deliberazioni di un'autorità. Il giudice può prescindere dalla pena soltanto se il segreto reso di dominio pubblico è "di poca importanza".

In seguito alla modifica di legge, riconducibile a un'iniziativa parlamentare, in futuro i giudici dovranno ponderare l'interesse al mantenimento del segreto contrapponendolo a quello all'informazione del pubblico. Tale ponderazione è conforme alla giurisprudenza del Tribunale federale e alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU). Se l'interesse a mantenere il segreto non prevale sull'interesse alla pubblicazione, in futuro la legge prevede l'impunibilità al posto dell'impunità facoltativa. Significa che le autorità giudiziarie, anziché dichiarare l'imputato colpevole ed eventualmente rinunciare alla pena, lo dichiareranno non colpevole.

Restano tutelati la formazione dell'opinione delle autorità e gli interessi dei privati

Anche nella versione riveduta, l'articolo 293 CP continua quindi a tutelare la formazione dell'opinione delle autorità legislative, esecutive e giudiziarie di Confederazione, Cantoni e Comuni, garantendo l'efficienza e l'indipendenza del loro lavoro. Anche i privati coinvolti in un procedimento penale, civile o amministrativo in veste di imputati, vittime o testimoni continuano a essere protetti dalla divulgazione di informazioni che potrebbero danneggiarli. Anche in futuro i giornalisti saranno quindi chiamati a valutare l'opportunità di rendere pubblica un'informazione sensibile.


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