Il Consiglio federale pone in vigore la modifica dell’ordinanza sull’infrastruttura finanziaria

Berna, 05.07.2017 - Nella sua seduta del 5 luglio 2017 il Consiglio federale ha adottato una modifica dell’ordinanza sull’infrastruttura finanziaria che entrerà in vigore il 1° agosto 2017. La revisione permette di adeguare le disposizioni sullo scambio di garanzie vigenti in Svizzera alla normativa corrispondente dell’UE, che nel frattempo è entrata in vigore.

L’ordinanza sull’infrastruttura finanziaria (OInFi), entrata in vigore il 1° gennaio 2016, contiene tra l’altro disposizioni esecutive sull’obbligo previsto nella legge sull’infrastruttura finanziaria (LInFi) di scambiare garanzie per le operazioni in derivati OTC non compensate per il tramite di una controparte centrale. Queste disposizioni saranno ora adeguate alla normativa corrispondente dell’UE, entrata in vigore a inizio febbraio 2017. In questo modo si garantisce che i partecipanti svizzeri al mercato finanziario non subiscano svantaggi concorrenziali rispetto ai loro concorrenti europei.

La revisione abroga in particolar modo l’attuale prescrizione secondo cui le controparti non possono più cambiare il metodo per il calcolo dei margini inziali una volta che lo hanno concordato per una categoria di derivati. Inoltre sono rese meno severe le regole concernenti le ulteriori riduzioni di valore. In linea con il quadro normativo europeo, in futuro non bisognerà più applicare un’ulteriore riduzione dell’8 per cento se la valuta del margine di variazione versato in contanti è diversa da quelle convenute per il margine di variazione.

Inoltre è prorogata di un anno, ossia fino al 16 agosto 2018, l’esclusione degli istituti di previdenza e delle fondazioni d’investimento per la previdenza professionale per la vecchiaia dall’obbligo di compensazione. Questo termine può però essere esteso ulteriormente. Infine, anche il termine transitorio per la registrazione e la comunicazione di operazioni effettuate da partecipanti a una sede di negoziazione e da commercianti di valori mobiliari è stato prorogato di nove mesi, ossia fino al 1° ottobre 2018, tuttavia con un obbligo di registrazione e di comunicazione retroattivo al 1° gennaio 2018.

A livello internazionale vengono attualmente elaborate nuove prescrizioni per il risanamento e la risoluzione delle crisi delle controparti centrali. Inoltre nell’UE sono in corso lavori di adeguamento parziale del regolamento sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni (EMIR). Il Consiglio federale segue con attenzione l’evoluzione della situazione e all’occorrenza procederà rapidamente agli adeguamenti necessari al fine di evitare svantaggi concorrenziali per i partecipanti svizzeri al mercato finanziario.


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