Libano: il DFAE invoca un cessate il fuoco immediato per proteggere la popolazione civile

Berna, 30.07.2006 - La recrudescenza drammatica delle operazioni nel conflitto che devasta il Libano moltiplica il numero delle vittime civili. Lo testimonia il bombardamento di domenica del villaggio di Cana a Sud del Paese, che ha causato la morte di numerose decine di persone, per la maggior parte bambini. Benché il diritto internazionale riconosca il diritto degli Stati a difendersi da un’aggressione, le operazioni devono attenersi strettamente alle regole del diritto internazionale umanitario secondo cui «le persone che non partecipano direttamente alle ostilità, compresi i membri delle forze armate che abbiano deposto le armi e le persone messe fuori combattimento […], saranno trattate, in ogni circostanza, con umanità». Il DFAE caldeggia una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e auspica che ne scaturisca un cessate il fuoco immediato, al fine di evitare nuove vittime innocenti e consentire l’invio d’urgenza dell’aiuto umanitario indispensabile.

Dal 13 luglio il DFAE intima a tutte le parti al conflitto di interrompere la logica distruttrice di crescendo della violenza. Il DFAE rinnova più fermamente che mai la propria condanna della violenza, indipendentemente dalla sua origine. Ricorda che gli attacchi indiscriminati contro la popolazione civile sono vietati dal diritto internazionale umanitario.


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