Proteggere meglio la Svizzera garantendo il rispetto delle libertà individuali

Berna, 13.06.2016 - In considerazione delle minacce in continua evoluzione che il nostro Paese deve essere in grado di gestire, il Consiglio federale e il Parlamento hanno adottato la nuova legge sulle attività informative (LAIn). La LAIn fornirà dei mezzi supplementari al Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC). Quale contropartita, il SIC sarà soggetto a disposizioni legali più dettagliate e a un maggior numero di controlli. La LAIn garantisce un corretto equilibrio tra le necessità in materia di sicurezza e il rispetto delle libertà individuali, rafforza la sicurezza del Paese e protegge meglio la Svizzera nei confronti di attività terroristiche, dello spionaggio, della proliferazione e di attacchi contro le infrastrutture critiche. Il referendum contro la LAIn è riuscito: la votazione popolare si terrà il 25 settembre 2016.

La Svizzera non dispone più di una protezione sufficiente di fronte alle minacce attuali. Le basi legali in vigore (LMSI e LSIC) devono essere adattate a un contesto sempre più complesso e imprevedibile. La LAIn fungerà da base legale moderna per le attività del SIC, consentendogli di individuare le minacce esistenti e di avvertire tempestivamente le autorità. La legge vigente autorizza il SIC ad acquisire informazioni soltanto in luoghi pubblici e non gli consente di sorvegliare i personal computer e le telecomunicazioni. Nella LAIn sono previste nuove misure, accompagnate tuttavia da severe restrizioni e da una procedura di autorizzazione giuridica e politica a diversi livelli.

Misure sottostanti a severi controlli

Tali misure potranno essere adottate soltanto in caso di grave minaccia per la sicurezza interna o esterna risultante da attività terroristiche, di spionaggio, di proliferazione di armi di distruzione di massa e dei relativi sistemi di vettori o da cyberattacchi contro infrastrutture critiche d’informazione, ma non in relazione a attività di estremismo violento. Per esempio, per poter procedere a mirate intercettazioni telefoniche, il SIC dovrà ottenere l’autorizzazione del Tribunale amministrativo federale e del capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), previa consultazione dei capi del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Anche durante la fase di esecuzione, le misure saranno sottoposte a controlli da parte della Delegazione delle Commissioni della gestione e di un’autorità di sorveglianza indipendente.

La LAIn garantisce pertanto l’equilibrio tra la libertà dell’individuo e la protezione della collettività. Come sinora, i dati personali non aventi nessuna relazione con una minaccia non potranno essere utilizzati e dovranno essere distrutti. Per quanto concerne le attività di esplorazione di segnali via cavo, sarà autorizzata unicamente l’elaborazione di informazioni ottenute mediante le chiavi di ricerca predefinite. Non sono ammesse come chiavi di ricerca indicazioni su persone fisiche o giuridiche svizzere. È pertanto esclusa – anche nel settore dell’esplorazione di segnali via cavo – qualsivoglia sorveglianza di massa.


Indirizzo cui rivolgere domande

Renato Kalbermatten
Portavoce del DDPS
058 464 88 75



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