Innovazione svizzera al servizio della misurazione delle polveri fini emesse dai motori degli aeromobili

Berna, 26.02.2016 - In stretta collaborazione con il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Empa), l'SR Technics e l'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC), la Svizzera ha sviluppato una procedura per la misurazione delle polveri fini emesse dai motori degli aeromobili, definendo nuovi standard internazionali. Grazie a questi lavori, il Comitato Protezione ambientale e Aviazione (CAEP) dell'Organizzazione dell'aviazione civile internazionale (OACI) ha recentemente adottato una prima norma concernente le emissioni di polveri fini emesse dai motori degli aeromobili.

Dagli anni Ottanta, i grandi motori degli aeromobili devono rispettare i valori limite di emissione di sostanze nocive che, nel corso degli anni, sono stati progressivamente inaspriti. Oggi il settore aeronautico svizzero genera quindi una quantità relativamente bassa di sostanze nocive. Sono finiti anche i tempi in cui i motori a reazione degli aeromobili lasciavano scie di fumo ben visibili. Non è stata invece ancora trovata una soluzione per evitare l'emissione di polveri ultrafini da parte dei motori. Queste particelle microscopiche possono penetrare in profondità nei polmoni, causando ripercussioni negative per la salute. Secondo il principio di prevenzione, anche queste emissioni del traffico aereo devono essere ora regolate o ridotte, anche se in Svizzera solo una quota delle emissioni di polveri fini inferiore all'1 per cento è riconducibile all'aviazione.

Misurare le polveri ultrafini emesse dai motori degli aeromobili è estremamente complicato dal punto di vista tecnico. In stretta collaborazione con il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Empa), l'SR Technics e l'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC), durante anni di lavoro gli esperti hanno sviluppato un banco di prova e una procedura per la misurazione standardizzata delle emissioni di polveri fini da parte dei motori degli aeromobili. Con campagne internazionali, sono stati messi a punto e collaudati sia il sistema che gli strumenti di misurazione. Il sistema di misurazione fornisce, oltre alla massa delle polveri, anche il quantitativo di polveri emesse per litro di carburante. Esso rileva altresì le polveri più piccole, ovvero quelle dal diametro inferiore al centomillesimo di millimetro.

I lavori per il nuovo standard mondiale sono stati condotti dall'UFAC in partenariato con l'autorità aeronautica statunitense. Il 2 febbraio scorso a Montreal, il Comitato Protezione ambientale e Aviazione (CAEP) dell'Organizzazione dell'aviazione civile internazionale (OACI) ha approvato la norma sviluppata essenzialmente dall'UFAC, dall'SR Technics e dall'Empa. Si prevede che il Consiglio dell'OACI procederà alla sua adozione definitiva tra un anno.

Tutti i tipi di motore per aeromobili adibiti al trasporto passeggeri in produzione dal 1º gennaio 2020 dovranno essere certificati secondo la nuova norma. La maggior parte dei fabbricanti di motori si sono nel frattempo dotati di propri sistemi di misurazione conformi alla norma e hanno iniziato a rimisurare i loro motori. Sono state anche già rese note tecnologie per ridurre ulteriormente le emissioni di polveri fini.


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