Visita del Procuratore generale della Confederazione al Cairo
Berna, 16.01.2016 - Il 16 gennaio 2016, nella capitale egiziana si è tenuto un incontro operativo tra il Ministero pubblico della Confederazione svizzera e le autorità giudiziarie egiziane. Lo scambio bilaterale diretto era teso ad agevolare l’azione delle autorità preposte al perseguimento penale di entrambi Paesi nel loro impegno comune nei casi di presunto riciclaggio di denaro riguardanti la Primavera araba in Egitto.
Oggi, il Procuratore generale della Confederazione, accompagnato da una delegazione del Ministero pubblico della Confederazione (MPC), ha incontrato le autorità giudiziarie egiziane al Cairo. All’ordine del giorno vi erano lo scambio reciproco d’informazioni concernenti procedimenti penali condotti da entrambi i Paesi, segnatamente i casi di presunto riciclaggio di denaro in relazione alla Primavera araba e alle relative procedure di assistenza giudiziaria, e il prosieguo di tali procedimenti. Lo scambio diretto sullo stato delle rispettive inchieste e sui possibili ostacoli legali nonché una cooperazione coordinata a livello internazionale sono imprescindibili. Inoltre, il contributo delle autorità egiziane è importante nel processo decisionale del MPC, che ha condotto inchieste proprie e seguito con interesse le sentenze emesse in Egitto.
Sin dal principio del procedimento penale, il MPC ha chiesto informazioni alle autorità egiziane presentando una trentina di domande di assistenza giudiziarie. Confrontate le informazioni ricevute con quelle dei procedimenti penali propri, il MPC ha verificato se i valori patrimoniali bloccati in Svizzera provenivano da un reato commesso in Egitto e ha sequestrato fondi per un importo pari a CHF 590 milioni. Si noti, infatti, che il diritto svizzero consente di confiscare solo gli averi per i quali vi è un nesso di causalità o una connessione a un reato. Il raggiungimento dell’obiettivo perseguito da Svizzera ed Egitto di restituire i valori patrimoniali dipenderà sostanzialmente dai lavori e dai risultati della giustizia egiziana. Le autorità svizzere preposte al perseguimento penale analizzano quindi dettagliatamente le sentenze e decisioni emesse in Egitto che riguardano persone imputate in Svizzera per rilevare le connessioni con i fondi e conti bloccati nei procedimenti penali svizzeri.
Procedimenti penali svizzeri
Nel 2011, in seguito agli avvenimenti in Egitto, il MPC ha avviato tre procedimenti penali per titolo di riciclaggio di denaro (art. 305bis CP) sulla base di segnalazioni dell’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS). I procedimenti sono stati susseguentemente riuniti in un unico procedimento condotto nei confronti di 14 imputati. Tale procedimento è poi stato esteso alla fattispecie del sostegno o partecipazione a un’organizzazione criminale (art. 260ter CP).
Il MPC ha ammesso la Repubblica araba d‘Egitto quale parte al procedimento penale, ma ha concesso un esame limitato degli atti del procedimento. Concederà progressivamente l’esame di altri atti del procedimento in base alle decisioni finali emesse nelle procedure di assistenza giudiziaria parallele.
A oggi, le domande di assistenza giudiziaria delle autorità egiziane, in esecuzione presso il MPC dal 2011, non sono ancora state concluse a causa degli avvenimenti susseguitisi in Egitto.
Lo scorso giugno il MPC ha emesso un decreto di abbandono parziale per quanto riguarda la partecipazione o il sostegno a un’organizzazione criminale. Il decreto, tuttavia, è stato impugnato dalla Repubblica Araba d’Egitto e, di conseguenza, non è ancora passato in giudicato.
Indirizzo cui rivolgere domande
André Marty, capo dell’informazione del Ministero pubblico della Confederazione, info@ba.admin.ch, +41 79 875 35 91
Pubblicato da
Ministero pubblico della Confederazione
http://www.ba.admin.ch/ba/it/home.html
