Avviata la consultazione concernente il progetto di legislazione sul traffico merci

Berna, 05.07.2006 - Nella seduta odierna il Consiglio federale ha incaricato il DATEC di dare il via alla consultazione per la nuova legge sul trasferimento del traffico merci. Questa legge rappresenta la base per il proseguimento delle misure di incentivazione volte a trasferire in modo duraturo il traffico merci in transito sulle Alpi dalla strada alla ferrovia, conformemente al mandato costituzionale. In discussione vi sono due varianti: la prima richiede, fino al 2017, mezzi finanziari per un importo pari a quello attuale; la seconda prevede, per lo stesso periodo, una riduzione dei fondi. La terza variante propone di accelerare il potenziamento dell'autostrada viaggiante. Tutte le varianti prevedono l’introduzione di una borsa dei transiti alpini. L’attuale politica di trasferimento mostra già ora i suoi effetti: dal 2000 è diminuito costantemente il numero di autocarri che attraversano le Alpi su strada.

Gli obiettivi della politica di trasferimento e le misure per realizzarla sono stabiliti nella legge sul trasferimento del traffico dal 1999. L’obiettivo della politica di trasferimento previsto dalla legge è un massimo di 650 000 viaggi annui di mezzi pesanti nel traffico transalpino. Tale obiettivo deve essere realizzato al più tardi due anni dopo l’apertura della galleria di base del Lötschberg, cioè nel 2009.

Questa legge, con validità fino al 2010, obbliga il Consiglio federale a sottoporre all’Assemblea federale, al più tardi entro il 2006, una legge di esecuzione dell’articolo sulla protezione delle Alpi della Costituzione federale. Il Consiglio federale ha trattato il progetto nella seduta odierna e ha incaricato il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) di avviare la procedura di consultazione che inizierà a metà luglio e si protrarrà fino al 16 ottobre 2006.

Il trasferimento del traffico è in corso

Da quando è stata introdotta la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazio-ni (TTPCP) e sono state adottate le misure di accompagnamento nel quadro del tra-sferimento del traffico, il processo di trasferimento è in pieno corso. L’anno scorso, il numero dei viaggi di mezzi pesanti in transito sulle Alpi si è ridotto del 14% rispetto all’anno di riferimento (2000), scendendo a 1,2 milioni.

Nello stesso periodo il traffico merci ferroviario transalpino è cresciuto complessiva-mente del 15 per cento, il traffico combinato di oltre il 50 per cento. Nel 2005, in Svizzera, la quota della ferrovia rispetto al volume di merci trasportate attraverso le Alpi ammontava al 65 per cento.

Nonostante questi successi, non sarà possibile raggiungere l’obiettivo di trasferimento entro il 2009 per i motivi seguenti:

  • l’infrastruttura ferroviaria della Nuova ferrovia transalpina (NFTA) non è ancora presente in misura sufficiente;
  • le trasformazioni necessarie per il settore dei trasporti e per il miglioramento della qualità delle ferrovie non sono ancora concluse;
  • il processo di equiparazione dell’importo dei pedaggi autostradali dell’Unione europea al livello di quelli svizzeri non si trova ancora nello stadio di avanzamento previsto.

Una rinuncia alle misure di incentivazione a partire dal 2010 indebolirebbe il processo di trasferimento ora in corso e provocherebbe probabilmente un netto aumento del numero dei viaggi di mezzi pesanti in transito attraverso la Svizzera. In tal caso, il principio stesso dell’attuazione del mandato costituzionale sarebbe messo in discussione.

Tre varianti in discussione

Il Consiglio federale pone in consultazione tre varianti:

Variante 1: Realizzazione del mandato di trasferimento per il 2017

La variante 1 ha l’obiettivo di attuare il mandato costituzionale di trasferimento approvato dal popolo per il 2017. L’obiettivo di trasferimento definito dal Parlamento, pari ad un massimo di 650 000 viaggi di mezzi pesanti in transito attraverso le Alpi, sarà mantenuto, ma posticipato. Tale obiettivo dovrà essere raggiunto ora – come il Consiglio federale aveva originariamente proposto al Parlamento –al massimo entro due anni dall’entrata in servizio della galleria di base del San Gottardo (ca. 2017). Quale obiettivo intermedio, al più tardi entro il 2011, i viaggi di mezzi pesanti in transito attraverso le Alpi dovranno essere inferiori al milione.

Occorre proseguire con le misure adottate finora e, ove necessario e possibile, intensificarle. Questo concerne da un lato le misure per il traffico stradale (per es. rafforzamento dei controlli del traffico pesante), dall’altro anche il traffico ferroviario dovrà continuare ad essere sostenuto finanziariamente, finché l’introduzione armonizzata a livello internazionale di una borsa dei transiti alpini renderà possibile un cambiamento delle condizioni quadro a favore della ferrovia.

Nel periodo dal 2011 al 2017 per queste misure si dovranno impiegare 285 milioni di franchi l’anno. Gli importi annui previsti corrispondono pertanto a quelli finora impegnati; tuttavia, entro il 2017 il volume dei trasporti oggetto di ordinazione nel traffico combinato non accompagnato e nell'autostrada viaggiante dovrà essere circa raddoppiato. I nuovi fondi si rendono necessari, poiché si prevede che il limite di spesa di 2,85 miliardi di franchi, deciso dal Parlamento nel 1999 per la promozione del traffico merci ferroviario, nel periodo 2000-2010 si esaurirà completamente.

Variante 2: Adeguamento del mandato di trasferimento (riduzione dei fondi)

Il Consiglio federale ha posto in consultazione anche una seconda variante, in base alla quale i fondi per la promozione del traffico merci ferroviario, nel periodo tra il 2011 e il 2017, saranno ridotti per motivi di politica finanziaria ad 1 miliardo di franchi. Saranno pertanto a disposizione 140 milioni di franchi l’anno. Con questi fondi ridotti sarà però difficile realizzare nei prossimi tempi l’obiettivo di trasferimento pari a 650 000 viaggi annui attraverso le Alpi. L’obiettivo dovrebbe quindi essere portato a 1,1 milioni di viaggi. Il nuovo obiettivo di trasferimento pari a 1 milioni di viaggi dovrà essere raggiunto al massimo due anni dopo l’entrata in servizio della galleria di base del San Gottardo.

Variante 3: Bando pubblico per la realizzazione di un'autostrada viaggiante economicamente autonoma

Con la terza variante si pone in consultazione un potenziamento sostanziale dell'autostrada viaggiante. Questa variante propone di svolgere un bando pubblico per ottenere un'offerta di tale servizio effettuato da una frontiera all'altra del Paese e gestito in modo economicamente autonomo. Tale offerta potrebbe comprendere, per esempio,  400 000 posti camion su carri ferroviari e corse con cadenza oraria. Sono però ancora incerte numerose questioni, in particolare la disponibilità dei tracciati e l'ubicazione dei terminali, che saranno chiarite in modo approfondito durante lo svolgimento della consultazione.

La borsa dei transiti alpini è l’elemento comune a tutte le varianti

Tutte le varianti prevedono l’introduzione di una borsa dei transiti alpini, ovvero uno strumento di controllo del traffico stradale alpino basato su meccanismi di mercato. In quest’ambito sono necessari un’armonizzazione a livello internazionale e il rispetto delle esigenze del settore dei trasporti svizzeri. La decisione definitiva in merito all’introduzione di una borsa dei transiti alpini spetterà al Consiglio federale in un secondo tempo. Nel caso dell’introduzione della borsa dei transiti alpini, anche per la variante 2 continuerà a valere l’obiettivo dei 650 000 viaggi annui.

L'introduzione di borse dei transiti alpini è stata proposta dalla Commissione dell'Ue nell'ultima revisione di metà percorso del Libro bianco dei trasporti, in cui è presa in considerazione come uno degli strumenti atti a gestire i flussi di traffico pesante in regioni ecologicamente sensibili come quella alpina.


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