Lo sport e l’apprezzamento del franco determinano l’immagine della Svizzera nel 2015

Berna, 08.12.2015 - Se nel 2014 la percezione della Svizzera nei media esteri è stata caratterizzata dall’iniziativa contro l’immigrazione di massa e dalla presidenza elvetica dell’OSCE, quest’anno sono lo sport e l’apprezzamento del franco al centro dell’attenzione. Complessivamente, nel 2015 l’immagine della Svizzera all’estero resta positiva e il paese gode di alta considerazione nell’opinione pubblica internazionale. Sono in particolare la buona gestione degli affari pubblici (governance) e l’elevata qualità di vita a essere reputati punti di forza della Svizzera. Nel Nation Brands Index (NBI), un indice comparativo dell’immagine di 50 paesi, la Svizzera si è nuovamente classificata nel 2015 all’ottavo posto.

Nel 2015 molte sportive e sportivi svizzeri sono stati protagonisti sulle prime pagine dei media esteri, soprattutto le star del tennis Stan Wawrinka, vincitore del French Open, Roger Federer o Belinda Bencic. Per l’ambasciatore Nicolas Bideau, capo di Presenza Svizzera del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), dopo i numerosi successi riportati nel tennis mondiale durante gli ultimi anni, la Svizzera si è creata una nuova immagine nei media, affermandosi come nazione tennistica: «Quanto alla sua immagine all’estero, la Svizzera è stata a lungo, prevalentemente, una nazione sciistica e la patria di Roger Federer. Con l’ascesa di Stan Wawrinka ai primi posti mondiali e il successo delle atlete svizzere nel 2015, la Svizzera si è imposta come nazione tennistica. L’immagine del Paese ne beneficia enormemente dato che il tennis coniuga grandi qualità: eccellenza, emozioni, spirito combattivo e creatività. Tutti valori molto preziosi per la reputazione della Svizzera».

A fine maggio 2015 ha suscitato enorme interesse mediatico l’arresto di sette funzionari della FIFA a Zurigo e l’apertura di un procedimento penale per corruzione nell’assegnazione dei campionati mondiali di calcio 2018 e 2022. Questi eventi sono stati solo l’inizio di una copertura mediatica mondiale di più lunga durata sulla FIFA. Al centro dell’attenzione dei media c’era la federazione calcistica mondiale e in minor misura la Svizzera. Le ripercussioni del caso FIFA sull’immagine del paese sono state quindi contenute. I media esteri hanno spesso menzionato in modo positivo il ruolo attivo svolto dalle autorità giudiziarie svizzere e le iniziative del Consiglio federale per la lotta contro la corruzione nello sport.

La piazza economica svizzera ha pure attirato l’attenzione dei media esteri che hanno commentato varie volte, e spesso in modo critico, la soppressione del tasso di cambio minimo sull’euro da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) a gennaio. Nei resoconti mediatici il rafforzamento del franco svizzero ha portato a una riduzione della competitività e dell’attrattiva della piazza economica svizzera.

Nonostante questa copertura mediatica parzialmente critica, la Svizzera resta un paese globalmente molto apprezzato all’estero. La buona gestione degli affari pubblici (governance), l’elevata qualità di vita permettono alla Svizzera di godere di un’immagine molto buona. Questi punti di forza acquisiscono un peso ancora maggiore considerato il fatto che una buona parte dell’Europa è confrontata con instabilità di carattere politico ed economico. Lo confermano i dati del Nation Brands Index (NBI), uno dei più noti indici mondiali d’immagine, che mette a raffronto la reputazione di 50 paesi. L’indice è rilevato in 20 stati e si basa su un campione complessivo di 20 500 persone interpellate. Classificandosi all’ottavo posto, la Svizzera si piazza nuovamente nei primi dieci paesi del Nation Brands Index, attestandosi davanti a paesi comparabili, come l’Austria, i Paesi Bassi o la Svezia.

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