Statistica forestale 2014: più legno dai boschi svizzeri

Berna, 23.07.2015 - Nel 2014 la raccolta del legname nel bosco svizzero è cresciuta del 3 per cento, in seguito all'aumento in Svizzera della lavorazione e dell'utilizzo del legno. La quantità complessiva di legno utilizzato ha fatto registrare una lieve crescita, attestandosi a 4,9 milioni di m3. Non vi è stato, tuttavia, alcun miglioramento della situazione economica delle aziende forestali. È quanto si evince dalla Statistica forestale e dalla Rete pilota di aziende forestali 2014 degli Uffici federali dell’ambiente (UFAM) e di statistica (UST).

Come già l'anno precedente, la richiesta di legno svizzero è aumentata anche nel 2014. La crescita è stata circa di 135 000 m3, pari al 3 per cento (in totale 4,91 mio. di m3). Questa crescita è dovuta soprattutto alla domanda di legno in tronchi, l'assortimento più importante per quantità e ricavi (+106 000 m3, pari al 4%). Il dato riflette anche l'andamento delle segherie in Svizzera, caratterizzato da una crescita della quantità di legno lavorata (pari al 7%). Nonostante l'aumento del 19 per cento, l'utilizzazione del legno di latifoglia continua a rimanere esigua rispetto alla quantità complessiva. Il potenziale offerto dal legno di latifoglia è ancora lungi dall'essere sfruttato appieno. Occorre tuttavia risolvere ancora alcune difficili sfide tecniche ed economiche. A una maggiore utilizzazione del legno ha contribuito anche il legno da industria, che con circa 525 000 m3 ha fatto registrare rispetto al 2013 un incremento dell'8 per cento (+37 000 m3). L'utilizzo di legno da energia è invece rimasto invariato a 1,8 milioni di m3, in primo luogo a causa dell'inverno piuttosto mite del 2013/2014.

Con circa 972 000 m3 (+4%) il Cantone di Berna ha fatto registrare il raccolto maggiore, seguito dal Cantone di Vaud con 479 000 m3 (+3%) e da quello dei Grigioni con 405 000 m3 (-6%). Se nei boschi di proprietà pubblica, appartenenti ad esempio a Comuni o corporazioni, la raccolta del legname è rimasta costante, il bosco privato ha fatto segnare un forte aumento, pari a circa il 7 per cento.

Nessuna inversione di rotta per quanto riguarda la redditività

Nel 2014 il risultato complessivo delle aziende forestali svizzere è di nuovo peggiorato, dato che è risultata una copertura insufficiente pari a circa 50 milioni di franchi. Al lieve aumento dei ricavi dalla vendita del legname si sono contrapposti l'aumento dei costi della raccolta del legname e il calo dei ricavi nella produzione di beni materiali, come ad esempio la legna in pezzi e i trucioli di legno. Secondo la Rete pilota di aziende forestali, nel 2014 la raccolta del legname ha comportato per i proprietari di boschi svizzeri una perdita media pari a 8 franchi per metro cubo di legname.

Previsioni negative

Secondo la Politica forestale 2020, il potenziale di utilizzazione del legno, una risorsa indigena e rinnovabile, va sfruttato secondo i criteri della sostenibilità. La lieve ripresa registrata nel 2013 e nel 2014 subirà molto probabilmente una battuta d'arresto nel 2015 a causa dell'abbandono del tasso di cambio minimo tra l'euro e il franco deciso a metà gennaio. In seguito al calo dei prezzi delle importazioni e al contemporaneo aumento delle difficoltà delle esportazioni, i prezzi del legno sono calati in Svizzera del 15 per cento. Ciò si ripercuoterà sul raccolto e sui ricavi delle aziende forestali svizzere e dei proprietari di boschi. Per stimolare la domanda, l'economia forestale e quella del legno intendono sensibilizzare i potenziali acquirenti affinché acquistino legno proveniente dai boschi svizzeri. I primi passi in tal senso saranno presentati in occasione della Fiera forestale di Lucerna, che si svolgerà dal 20 al 23 agosto 2015.


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