I Consiglio federale adotta il messaggio concernente la proroga del credito quadro per la promozione della pace e della sicurezza umana

Berna, 28.01.2015 - L’attuale credito quadro per la promozione della pace e della sicurezza umana scadrà nella primavera del 2016. In attesa dell’entrata un vigore del nuovo credito quadro 2017˗2020, il Consiglio federale intende garantire un finanziamento per il periodo di transizione. Per questo, ha trasmesso oggi alle Camere federali il messaggio in cui chiede che il credito quadro attuale venga aumentato di 84 milioni di franchi e che la sua validità sia prolungata fino alla fine del 2016.

Il mandato di promozione della pace e della sicurezza umana si fonda sull’articolo 54 capoverso 2 della Costituzione federale, secondo cui la Confederazione contribuisce, in particolare, a far rispettare i diritti umani, a promuovere la democrazia e ad assicurare la convivenza pacifica dei popoli. Questo mandato costituzionale è concretizzato nella legge federale del 19 dicembre 2003 attraverso misure di protezione civile della pace e di rafforzamento dei diritti umani.

Vista la necessità di migliorare il coordinamento temporale tra il programma di legislatura e il credito quadro per la promozione della pace e della sicurezza umana, il prossimo credito quadro riguardante tale settore non sarà più presentato insieme a un messaggio specifico, ma nell’ambito del messaggio concernente la cooperazione internazionale per il periodo 2017-2020. Integrando il credito nel messaggio concernente la cooperazione internazionale a partire dal 2017, si mira anche a garantire una maggiore coerenza tra i vari ambiti tematici, ossia tra la sicurezza umana, l’aiuto umanitario e la cooperazione allo sviluppo. Poiché l’attuale credito quadro scade nella primavera del 2016, è necessario prorogarlo in modo da garantire la necessaria copertura finanziaria fino all’entrata in vigore del nuovo credito quadro, a partire dal 2017. Durante tale periodo di transizione, l’orientamento strategico delle attività di promozione della pace e della sicurezza umana rimarrà invariato.

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