Modifica delle sanzioni nei confronti della Guinea
Berna, 20.11.2014 - Il 5 novembre 2014, il Consiglio federale ha modificato le misure coercitive nei confronti della Guinea. A seguito del miglioramento della situazione politica nel Paese, è stato abolito l’embargo sulle armi e sugli armamenti che possono essere utilizzati come mezzi di repressione interna. Restano invece validi il blocco degli averi e le restrizioni alla circolazione di alcune persone. Il Consiglio federale si è così conformato all’adeguamento delle sanzioni decretato dall’Unione Europea. Le modifiche entreranno in vigore il 1° dicembre 2014.
Con l'abolizione dell'embargo sulle armi e sugli armamenti che possono essere utilizzati come mezzi di repressione interna, le esportazioni di materiale bellico e di determinati beni militari da parte svizzera verso la Guinea torneranno ad essere regolate conformemente alla legge federale sul materiale bellico (LMB) e alla legge sul controllo dei beni a duplice impiego (LBDI). La quantità di queste esportazioni dovrà tuttavia mantenersi a livelli minimi.
Il 14 aprile 2014, l'Unione Europea ha abolito l'embargo vigente nei confronti della Guinea dal 2009, mantenendo però le altre misure coercitive (blocco degli averi e restrizioni alla circolazione di cinque persone). L'alleggerimento delle misure è dovuto alla situazione politica in Guinea, migliorata a seguito dell'insediamento del presidente Alpha Condé - tramite elezioni libere e trasparenti - e di un governo civile. Con la modifica del 5 novembre 2014, il Consiglio federale si è conformato all'adeguamento delle sanzioni decretato dall'Unione Europea.
L'Unione Europea e la Svizzera hanno introdotto, rispettivamente da ottobre 2009 e da dicembre 2009, delle sanzioni nei confronti della Guinea a seguito della violenta repressione militare del 28 settembre 2009 allo stadio Conakry, durante una manifestazione degli oppositori del regime. In quell'occasione morirono 150 persone e centinaia furono ferite.
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