Il Consiglio federale licenzia il messaggio aggiuntivo sul pacchetto di consolidamento e di verifica dei compiti 2014

Berna, 19.09.2014 - In occasione della sua seduta odierna il Consiglio federale ha licenziato il messaggio aggiuntivo sul pacchetto di consolidamento e di verifica dei compiti 2014 (PCon 2014). Invita il Parlamento a prenderne atto, a rinunciare all’attuazione degli scenari elaborati e a deliberare sul PCon 2014 proposto originariamente.

Nel quadro della decisione di rinviare il pacchetto di consolidamento e di verifica dei compiti 2014 (PCon 2014) il Consiglio nazionale aveva incaricato il Consiglio federale di elaborare due nuovi scenari. Nel primo scenario chiede proposte che permettono di riequilibrare le finanze federali attraverso entrate supplementari o rinunce a riduzioni di imposte. Nel secondo scenario dovevano essere presentate tre varianti di massima per poter stabilizzare a 3 miliardi la retribuzione del personale a carico dei crediti per il personale 2014-2016. Questo corrisponde a una riduzione delle spese per il personale di circa 300 milioni di franchi all'anno. Nel contempo viene chiesta una stabilizzazione della quota d'incidenza della spesa pubblica (uscite/PIL) al livello del Consuntivo 2012. In entrambi gli scenari è da rinunciare a un ribaltamento degli oneri sui Cantoni. 

Nel messaggio aggiuntivo il Consiglio federale evidenzia che sul fronte delle entrate non vede alcuna possibilità di attuare misure di sostituzione del PCon 2014. Per quanto riguarda le entrate fiscali con un forte gettito, sono già pianificati o in fase di elaborazione aumenti, riduzioni o riforme (aumento dell'IVA a favore dell'AVS, aumento dell'imposta sugli oli minerali per il fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato, abolizione della tassa di bollo sul capitale proprio nel quadro della Riforma III dell'imposizione delle imprese, sostituzione dell'imposta preventiva con un'imposta prelevata presso l'agente pagatore). Inoltre, le riforme fiscali sono spesso complesse e richiedono tempo, ragione per cui non sono prese in considerazione per la sostituzione di un pacchetto di consolidamento. Per preservare un equilibrio duraturo delle finanze, il Consiglio federale ritiene necessario fissare le priorità delle riforme fiscali e, a seconda del caso, garantire un controfinanziamento adeguato. 

Riduzione delle uscite per il personale di circa 300 milioni di franchi inaccettabile nella prospettiva odierna

Nello scenario riguardante le uscite il messaggio aggiuntivo comprende tre varianti sulle possibilità di riduzione delle spese per il personale di 300 milioni, ovvero di circa il 6,1 per cento. Per lo sviluppo delle varianti il Consiglio federale si è basato sulle seguenti richieste: nella variante 1 ogni dipartimento deve ridurre le proprie uscite per il personale linearmente del 6,1 per cento, fermo restando che ciascun dipartimento può definire priorità. La variante 2 richiede tagli pari al 7,3 per cento nei settori in cui l'adempimento dei compiti spetta unicamente alla Confederazione. Nei settori di compiti in cui la Confederazione gestisce l'adempimento dei compiti mediante prescrizioni e sussidi, le uscite del personale devono essere ridotte del 2,5 per cento. Nella variante 3, per soddisfare le richieste del Parlamento, nei settori di compiti in cui la gestione dell'adempimento dei compiti avviene primariamente mediante prescrizioni e sussidi, le uscite per il personale devono essere ridotte del 17 per cento, mentre nei settori di compiti di competenza della Confederazione del 2,5 per cento.

Nel messaggio aggiuntivo sono delineate le misure che potrebbero soddisfare queste richieste. A tal fine è necessario rinunciare a determinati compiti incisivi e ridurre notevolmente delle prestazioni, ciò che non può essere attuato senza modifiche di legge. L'adempimento dei compiti della Confederazione sarebbe messo in discussione in diversi settori. Il Consiglio federale ritiene pertanto che alla luce dell'attuale situazione politico-finanziaria le tre varianti non sono accettabili, tanto più che il Piano finanziario 2016-2018 presenta eccedenze in costante crescita. Di conseguenza invita il Parlamento a rinunciare all'attuazione del messaggio aggiuntivo e ad avviare invece i dibattiti riguardanti il PCon 2014 presentato alla fine di dicembre del 2012. Nella prospettiva odierna questo pacchetto equilibrato con un volume di sgravio di circa 700 milioni è sufficiente per mantenere sulla buona rotta le finanze federali.


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