Società militari e società di sicurezza private: cinque anni dopo l’adozione del Documento di Montreux

Berna, 11.12.2013 - Il Documento di Montreux, che suggerisce agli Stati buone pratiche in materia di società militari e imprese di sicurezza private operanti in situazioni di conflitto armato, celebra il suo quinto anniversario. Dai 17 del 2008, oggi il numero degli Stati firmatari è arrivato a 49. All’iniziativa hanno aderito anche tre organizzazioni internazionali: l’UE, l’OSCE e, da poco, la NATO. Riuniti per tre giorni a Montreux, i rappresentanti di una sessantina di Paesi, di organizzazioni internazionali, della società civile e di società militari e di sicurezza private discuteranno delle sfide legate a questo tema e delle possibili soluzioni.

La Conferenza, denominata «Montreux+5», è stata inaugurata mercoledì 11 dicembre 2013 dal consigliere federale Didier Burkhalter, capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), e da Christine Beerli, vice-presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR). Il Documento di Montreux, siglato il 17 settembre 2008, è il risultato di un’iniziativa congiunta lanciata nel 2006 dalla Svizzera e dal CICR.

Il Documento ricorda gli obblighi legali pertinenti ed elenca le buone pratiche che gli Stati dovrebbero seguire per quanto concerne le operazioni di società militari e società di sicurezza private durante i conflitti armati. Lo scopo di queste buone pratiche è assisterli nell’adozione di misure nazionali finalizzate all’adempimento dei loro obblighi legali internazionali.

All’adozione del Documento di Montreux è seguita, nel novembre 2010, l’introduzione di un Codice di condotta internazionale per i servizi privati e di sicurezza (International Code of Conduct for Private Security Service Providers, ICoC), il cui obiettivo è definire principi e standard basati sul rispetto dei diritti dell’uomo e del diritto internazionale umanitario per l’industria della sicurezza privata attiva in contesti complessi. Il Codice mira anche a incrementare il senso di responsabilità nel settore, mettendo in piedi un meccanismo di controllo esterno indipendente.

Aderisce anche la NATO

Il 2013 segna il quinto anniversario del Documento di Montreux che, se nel 2008 era partito con 17 Stati, oggi può contare 49 Paesi firmatari. Anche tre organizzazioni hanno aderito al Documento: l’Unione europea (UE), l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e la NATO, che ha ufficialmente sottoscritto questa iniziativa il 6 dicembre 2013.

Nel suo discorso di apertura della Conferenza il consigliere Burkhalter ha affermato: «Il superamento delle sfide dinanzi a noi richiede solida cooperazione, condivisione delle informazioni e aiuto reciproco tra gli Stati. Il dialogo regolare tra i Paesi e le organizzazioni internazionali che sostengono il Documento di Montreux ci potrebbe aiutare a ottenere pieno rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti dell’uomo».

In collaborazione con il Centro per il controllo democratico delle forze armate (DCAF), la Svizzera e il CICR hanno organizzato la Conferenza Montreux+5, che si concluderà il 13 dicembre 2013. La Svizzera conta sui partenariati come strumento efficace per concretizzare il suo impegno per la pace e la sicurezza, pertanto lavora con Paesi dalle vedute affini, organizzazioni internazionali, enti non governativi e la comunità scientifica ed economica.

La Conferenza di Montreux offre agli Stati e alle organizzazioni internazionali una preziosa occasione per condividere esperienze nella regolamentazione delle società militari e di sicurezza private, identificando al contempo modi per sostenere l’attuazione del Documento di Montreux e ampliarne la base di supporto. Dopo avere tratto lezioni utili dalle buone pratiche e aver identificato le sfide legate all’applicazione, la Conferenza Montreux+5 si soffermerà sulle modalità per stabilire un dialogo più regolare tra gli aderenti al Documento.


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