Accordo trilaterale di coproduzione cinematografica fra Svizzera, Germania e Austria

Berna, 10.02.2011 - Nel quadro del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, venerdì p.v. il consigliere federale Didier Burkhalter firmerà un nuovo accordo di coproduzione cinematografica tra la Svizzera, la Repubblica federale di Germania e la Repubblica d’Austria. Tale accordo è teso ad agevolare le possibilità di coproduzione fra i tre paesi. Inoltre, il capo del Dipartimento federale dell’interno in visita ufficiale in Germania dall’11 al 14 febbraio 2011 discuterà con il Ministro federale per la formazione e la ricerca Annette Schavan e incontrerà i rappresentanti del Ministero della sanità.

Le trattative saranno imperniate in particolare sui rapporti bilaterali nell’ambito della formazione e della ricerca, così come sullo scambio di opinioni sulla politica nazionale e internazionale in materia di educazione, ricerca e innovazione. Inoltre, durante la sua permanenza in Germania, lunedì p.v. il consigliere federale Burkhalter si recherà in visita all’Institut für Qualität und Wirtschaftlichkeit im Gesundheitswesen di Colonia.

Il consigliere federale Didier Burkhalter approfitterà della sua visita a Berlino per incontrare giovani artisti residenti nella capitale tedesca e scrittori svizzeri. Inoltre, il Ministro della cultura assisterà a proiezioni cinematografiche nel quadro della Berlinale, segnatamente del film «Almanya», a cui parteciperà anche il presidente tedesco Christian Wulff. Infine, Burkhalter visiterà lo European Film Market accompagnato dalla direttrice Beki Probst.

La Svizzera ha stipulato un accordo bilaterale di coproduzione cinematografica con la Germania nel 1984 e con l’Austria nel 1990. Il nuovo accordo di coproduzione trilaterale sostituisce i due precedenti accordi. Esso comporta una riduzione dal 30 al 20% della partecipazione minima del coproduttore minoritario, che potrà addirittura diminuire fino al 10% in caso di accordo fra le parti contraenti. Consente peraltro cofinanziamenti (coproduzioni finanziarie senza contributo tecnico-artistico) compresi fra 10 e 20%.

L’accordo agevolerà pertanto in modo considerevole le possibilità di coproduzione fra i tre paesi, poiché l’attuale prassi ha messo in luce che l’incremento dei costi di produzione ostacolava la partecipazione dei produttori minoritari a un tasso minimo obbligatorio troppo elevato. La sottoscrizione dell’accordo è espressione della volontà politica dei tre paesi di collaborare in ambito culturale.


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