Nuovo manuale: Velocità 30 nel Comune

Berna, 02.02.2000 - Il Consiglio federale ha respinto l’introduzione di un limite generale della velocità di 30 km/h nell’abitato. Per contro egli si dichiara favorevole a provvedimenti atti a promuovere in modo mirato la sicurezza in materia di circolazione, tra i quali vi sono le cosiddette “zone 30”. In un nuovo manuale, l’UFAFP illustra come procedere nel caso in cui i Comuni intendano introdurre simili zone. Nella pubblicazione sono tra l’altro presentati diversi modi per abbattere le paure e i pregiudizi e per conquistare nuovi spazi vitali. E ciò, a costi ridotti: oggi infatti, le zone in cui la velocità è limitata a 30 km/h possono essere realizzate a costi spesso inferiori rispetto a pochi anni fa.

Le zone in cui la velocità è limitata a 30 km/h costituiscono un’opportunità per rivalutare in modo durevole i quartieri residenziali. In tali zone, lo spazio vitale viene “riconquistato” e la qualità della vita migliora. La velocità ridotta rende possibile il contatto visivo finalizzato alla comprensione, del quale approfittano tutti gli utenti della circolazione. Le strade diventano così più sicure, in particolare per i bambini, e nel quartiere l’aria è più pulita e c’è meno rumore.

La realizzazione di “zone 30” in Svizzera è stata regolata sul piano legale nel 1989. Da allora ne sono state create centinaia. A Losanna e a Berna, il limite dei 30 km/h vale quasi in tutti i quartieri residenziali. Anche nelle città e nei Comuni più piccoli dette zone hanno ragione di esistere. Il nuovo manuale intende fornire dei suggerimenti per una convivenza, fra i diversi utenti della circolazione, improntata al dialogo. In essa è presentato l’iter dalle prime idee alla loro concretizzazione effettiva e sono documentate le singole fasi, accompagnate da numerosi esempi. Uno schema procedurale fornisce una visione d’insieme e fa sì che non venga dimenticata alcuna tappa. Vi si descrive dettagliatamente la maniera per combinare fra loro le diverse misure. Il lavoro di pubbliche relazioni e le basi giuridiche sono illustrate allo stesso modo delle misure di tipo edilizio e organizzativo.

La guida dell’UFAFP è stata elaborata in collaborazione con l’Associazione Traffico e Ambiente (ATE) e ha beneficiato del sostegno dell’Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (UPI), del Cercl’Air (Società svizzera igienisti dell’aria), dell’Associazione dei Comuni svizzeri, dell’Unione delle città svizzere e dell’Unione dei professionisti svizzeri della strada (USS).


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