Rinnovo dell’Accordo MEDIA tra la Svizzera e l’UE

Berna, 21.09.2007 - Il Consiglio federale trasmette al Parlamento il messaggio concernente il rinnovo dell’Accordo MEDIA tra la Svizzera e l’Unione europea. L’Accordo permette ai cineasti svizzeri di partecipare a pieno titolo al nuovo Programma MEDIA 2007 di promozione delle opere audiovisive europee (2007-13). In questo modo vengono migliorate le possibilità di mercato e la diffusione internazionale del cinema svizzero. L’Accordo verrà firmato nelle prossime settimane.

Nel messaggio concernente l’approvazione dell’Accordo rinnovato il Consiglio federale chiede anche un credito d’impegno di 67,4 milioni di franchi per gli anni 2007-2013. Ciò corrisponde a un contributo annuo della Svizzera al programma di promozione di circa 10 milioni di franchi.

Il programma MEDIA 2007, lanciato il 1° gennaio 2007, dispone di un budget complessivo di 755 milioni di euro (1245 milioni di franchi) distribuito su un arco di tempo di sette anni (2007-2013). Mediante MEDIA 2007 si mira a promuovere lo sviluppo e la distribuzione internazionale di film europei che, considerata la loro diversità culturale e linguistica, devono fronteggiare un mercato alquanto frammentato. MEDIA non sostiene le spese di produzione effettive, ma piuttosto le spese preliminari e le spese consecutive quali la formazione dei cineasti (soprattutto nel settore delle nuove tecnologie), la realizzazione del progetto (sceneggiatura), il doppiaggio e la distribuzione.

L’ultima generazione del Programma MEDIA (2001-2006) ha permesso di sostenere circa 8000 produzioni provenienti da 30 Paesi. La metà dei film europei proiettati oggi nelle sale cinematografiche può usufruire di questo aiuto comunitario. Anche la produzione «Le vite degli altri» del regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck, vincitrice dell’Oscar per il miglior film in lingua straniera 2007, è stata sostenuta nell’ambito di MEDIA.

La partecipazione a MEDIA 2007 presuppone che la Svizzera applichi a partire da novembre 2009 un’ulteriore disposizione della direttiva dell’UE, «Televisione senza frontiere». Ciò implicherebbe che le finestre pubblicitarie di emittenti straniere destinate a un pubblico svizzero non verrebbero più assoggettate al diritto svizzero, ma esclusivamente alle direttive nazionali del Paese emittente (p.es. in merito all’autorizzazione di trasmettere pubblicità politica o di prodotti alcolici), il che renderebbe indispensabile un adeguamento della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) mediante un relativo decreto parlamentare. Il Consiglio federale deciderà in merito a una revisione della LRTV in un secondo tempo, dopo aver ponderato accuratamente gli interessi. A tal fine, verrà anche tenuto in debita considerazione lo stato dei lavori nell’ambito della revisione della Convenzione del Consiglio d’Europa.


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