Il vaccino contro la febbre catarrale ovina potrà essere utilizzato in Svizzera

Berna, 17.10.2024 - Il vaccino contro la febbre catarrale ovina (nota anche come malattia della lingua blu) potrà essere utilizzato anche in Svizzera. D’intesa con l’autorità di omologazione Swissmedic, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha emanato una cosiddetta decisione generale, sulla base della quale saranno possibili l’importazione e l’impiego di vaccini contro il sierotipo 3 dell’epizoozia (BTV-3), particolarmente dannoso per gli ovini. Sebbene non protegga gli animali dall’infezione, il vaccino può portare a decorsi più lievi della malattia e ridurre la mortalità. La vaccinazione è a tutt’oggi il modo migliore per prevenire le perdite di animali e viene eseguita dai veterinari degli effettivi su incarico degli allevatori.

L’Unione europea ha una base giuridica che, in determinate circostanze, consente agli Stati membri di autorizzare l’uso di vaccini non omologati nell’UE. In Svizzera non esiste una base giuridica analoga. Tuttavia, in considerazione della grande urgenza e dell’elevato numero di aziende detentrici di animali interessate, l’USAV ha concordato con l’autorità di omologazione Swissmedic di emanare una cosiddetta decisione generale, sulla base dell’articolo 9 della legge sulle epizoozie. Questa disposizione consente infatti alla Confederazione e ai Cantoni «di prendere i provvedimenti che, secondo la scienza e l’esperienza, sembrano atti a impedire l’insorgere o il diffondersi di un’epizoozia». La decisione generale crea le basi giuridiche affinché i distributori di medicamenti veterinari possano importare vaccini contro il sierotipo BTV-3 e fornirli agli studi veterinari.

La vaccinazione viene somministrata dai veterinari degli effettivi su incarico dei detentori di animali. Sebbene non protegga gli animali dall’infezione, il vaccino può portare a decorsi più lievi della malattia e ridurre la mortalità. La vaccinazione contro il BTV-3 è raccomandata, ma viene eseguita su base volontaria e a spese dei detentori di animali.

In Svizzera sono stati rilevati per la prima volta casi di BTV-3 alla fine di agosto 2024. La febbre catarrale ovina è una patologia tramessa attraverso i moscerini (piccoli insetti). L’infezione da virus della febbre catarrale ovina di sierotipo 3 provoca sintomi gravi, soprattutto negli ovini, tra cui febbre, infiammazione delle mucose, zoppia e aborti, ed è accompagnata da un tasso di mortalità anche molto elevato. La malattia ha spesso un decorso più lieve nei bovini, che però in alcuni casi possono presentare sintomi gravi e un calo della produzione di latte. In quanto epizoozia da combattere, la febbre catarrale ovina è soggetta all’obbligo di notifica. Se i detentori di animali notano sintomi sospetti, devono immediatamente rivolgersi a un veterinario. L’agente patogeno non è pericoloso per gli esseri umani, e la carne e i prodotti a base di latte possono essere consumati senza riserve.


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