Scambio di dati più efficiente tra le autorità di perseguimento penale nello spazio Schengen

Berna, 04.09.2024 - Lo scambio di informazioni tra gli Stati Schengen deve svolgersi con maggiore efficienza ed efficacia. Quale Stato associato a Schengen, la Svizzera fornisce il suo contributo in tale ambito. Dopo la procedura di consultazione, il Consiglio federale ha pertanto adottato il pertinente messaggio nella seduta del 4 settembre 2024. L’obiettivo è di combattere più efficacemente la criminalità transfrontaliera e il terrorismo.

Lo scambio efficiente di informazioni in seno allo spazio Schengen costituisce un pilastro fondamentale della lotta alla criminalità. Per renderla ancora più efficace, il 10 maggio 2023 la Commissione europea ha adottato la direttiva (UE) 2023/977 relativa allo scambio di informazioni tra le autorità di contrasto degli Stati Schengen, andando così a modernizzare il quadro giuridico già esistente. La direttiva definisce le seguenti misure concrete.

  • Ogni Stato Schengen definisce un punto di contatto unico che tratta in qualsiasi momento (24 ore su 24, 7 giorni su 7) le richieste relative a casi inviate da altri Stati Schengen. In Svizzera, fedpol assolve già tale ruolo.
  • La direttiva fissa termini concreti, in linea di principio già applicati attualmente, per rispondere alle richieste. Per le richieste urgenti che riguardano informazioni cui fedpol può accedere direttamente, il termine di risposta è di otto ore. Se le richieste urgenti riguardano informazioni che fedpol può ottenere soltanto indirettamente presso un'altra autorità, il termine di risposta è di tre giorni civili. Per tutte le richieste non urgenti tale termine è di sette giorni civili.
  • Il ruolo di Europol viene inoltre rafforzato, visto che per scambiare informazioni di polizia in seno allo spazio Schengen si utilizzerà in via prioritaria la sua rete per lo scambio sicuro di informazioni (SIENA). Questo permetterà a Europol di ricevere più informazioni in futuro.

L'obiettivo è di mettere a disposizione delle autorità di contrasto tutte le informazioni pertinenti il più rapidamente possibile, consentendo agli Stati Schengen di potenziare il lavoro di polizia e la lotta alla criminalità in Europa. Soprattutto la criminalità organizzata, ad esempio il traffico di stupefacenti e la tratta di esseri umani, e il terrorismo sono fenomeni transfrontalieri. Per poterli contrastare, le autorità di polizia dello spazio Schengen devono potersi avvalere di uno scambio di informazioni rapido ed efficace.

La direttiva costituisce uno sviluppo dell'acquis di Schengen e abroga la decisione quadro 2006/960/GAI del Consiglio. Quale Stato associato a Schengen, la Svizzera traspone la nuova direttiva sottoponendo a revisione totale la vigente legge sullo scambio di informazioni con gli Stati Schengen.

Nella seduta dell'8 dicembre 2023 il Consiglio federale aveva aperto la procedura di consultazione al fine di avviare i necessari adeguamenti organizzativi, giuridici e tecnici. Alla consultazione, conclusasi il 22 marzo 2024, hanno partecipato 24 Cantoni, quattro partiti politici, il Tribunale federale e il Tribunale amministrativo federale.

La maggioranza dei partecipanti approva la trasposizione della direttiva (UE) 2023/977. Il Consiglio federale ha tenuto conto nel messaggio dei pareri espressi e ha adeguato di conseguenza il disegno di legge. In particolare è stato precisato che devono essere trasmesse entro il breve termine di otto ore soltanto le informazioni alle quali fedpol può accedere direttamente. A tutte le altre informazioni si applicano termini più ampi. Queste precisazioni permettono soprattutto di ridurre le ripercussioni per le autorità cantonali.

Quale passo successivo, le Camere federali delibereranno sulle norme proposte. L'obiettivo è l'entrata in vigore a fine 2025.


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