Nuovo caso di febbre catarrale ovina in Svizzera

Berna, 29.08.2024 - Per la prima volta dal 2020 in Svizzera è stato rilevato nuovamente un caso di febbre catarrale ovina del sierotipo 8 (BTV-8). La malattia è stata individuata dalle autorità veterinarie in un bovino nel Cantone di Vaud. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) sta predisponendo le misure necessarie. Il primo caso di febbre catarrale ovina in Svizzera risale all’ottobre del 2007. Non vi è pericolo di infezione per l’essere umano.

La malattia della lingua blu si diffonde attraverso i moscerini (piccole zanzare). L’infezione con il virus del sottotipo 8 (BTV-8) provoca soprattutto negli ovini e nei bovini sintomi quali febbre, infiammazione delle mucose, edemi alla testa, zoppia e aborti. In quanto epizoozia da combattere, la febbre catarrale ovina è soggetta all’obbligo di notifica. Se i detentori di animali notano sintomi sospetti, devono immediatamente rivolgersi a un veterinario. L’agente patogeno non è pericoloso per l’essere umano e carne e prodotti a base di latte possono essere consumati senza riserve.

L’infezione da virus della febbre catarrale ovina del sierotipo 8 è stata rilevata il 29.8.2024 in un bovino nel Cantone di Vaud. Il BTV-8 si è diffuso in Europa a partire dal 2000 e ha raggiunto la Svizzera per la prima volta nel 2007. Il caso ora notificato nel Cantone di Vaud è il primo rilevamento del virus dal 2020. Per la Svizzera è stata istituita una zona interessata dalla febbre catarrale ovina (zona BT): ciò significa che il traffico di animali nella Confederazione continua a essere possibile senza restrizioni, ma l’esportazione in Paesi che non presentano casi della malattia è possibile soltanto a determinate condizioni. Oltre al traffico di animali, ciò riguarda anche l’esportazione di sperma, ovuli ed embrioni.
Alla luce della situazione epizootica in Europa, e in particolare in Germania e in Francia, il rischio di introduzione della febbre catarrale ovina del sierotipo 3 (BTV-3) in Svizzera è molto elevato.

Misure per la protezione degli effettivi di animali da reddito

Esistono vaccini autorizzati nell'UE contro il BTV-8; il detentore può, consultando il veterinario, vaccinare o meno i propri animali. È pressoché impossibile proteggere completamente gli animali dai moscerini, ma zanzariere e barriere fisiche consentono di ridurre la probabilità che questi insetti pungano gli animali e diffondano il virus. Anche l’uso di insetticidi e repellenti può aiutare a ridurre il numero di zanzare nella stalla e intorno agli animali. Si raccomanda inoltre di eliminare le acque stagnanti, ambiente ideale per la riproduzione delle zanzare.


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