Votazione del 22 settembre 2024: il Consiglio federale e il Parlamento raccomandano di respingere l’iniziativa biodiversità

Berna, 13.08.2024 - Il 22 settembre 2024 il Popolo svizzero sarà chiamato a esprimersi sull’iniziativa popolare federale «Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio» (Iniziativa biodiversità). L’iniziativa intende obbligare la Confederazione e i Cantoni a proteggere pienamentela varietà delle specie, il paesaggio e i siti caratteristici. Il Consiglio federale e il Parlamento ritengono eccessive le richieste dell’iniziativa, in quanto limiterebbero settori importanti come l’approvvigionamento energetico e l’agricoltura e raccomandano quindi di respingerla.

L’iniziativa «Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa biodiversità)», depositata nel settembre del 2020, non riguarda solo la biodiversità, ma mira anche a garantire una maggiore protezione dei siti caratteristici e dei paesaggi. Essa chiede pertanto più risorse finanziarie e superfici protette per la biodiversità nonché maggiore impegno, in particolare da parte dei Cantoni, per la salvaguardia di paesaggi e siti caratteristici. Esige inoltre che gli elementi distintivi di biotopi, paesaggi e siti caratteristici degni di protezione siano mantenuti intatti.

Raggiungimento degli obiettivi grazie a misure mirate

Il 13 agosto 2024 il consigliere federale Albert Rösti, capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), ha spiegato in una conferenza stampa la posizione del Consiglio federale e del Parlamento in merito all’iniziativa. «Da tempo la Confederazione e i Cantoni si impegnano a favore della varietà delle specie mediante misure, che stanno producendo i loro effetti. L’iniziativa prevede invece nuove prescrizioni che rendono molto più difficile la ponderazione tra gli interessi di protezione e quelli di utilizzazione», illustra il capo del DATEC. Albert Rösti ha aggiunto che la Confederazione e i Cantoni hanno preso alcune contromisure per contrastare il declino della biodiversità. Ad esempio, nel 2012 la Confederazione ha adottato la «Strategia Biodiversità Svizzera» e nel 2017 il relativo piano d’azione. Negli ultimi decenni la Confederazione e i Cantoni hanno inoltre investito nella cura e nel risanamento di paludi e di altre zone protette e promosso la biodiversità anche nell’agricoltura e nelle foreste.

La Confederazione spende annualmente circa 600 milioni di franchi nella salvaguardia della molteplicità delle specie. Zone naturali, paesaggi e siti caratteristici pregiati sono stati catalogati in inventari come ad esempio l’Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali (IFP) e l’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS). Circa un quarto del territorio svizzero figura in un inventario per la natura o il paesaggio, mentre nell’ISOS è riportato un quinto dei siti caratteristici. I biotopi e le zone inserite in questi inventari godono di una protezione maggiore.

La Confederazione e i Cantoni sono attivi nella salvaguardia della natura, del paesaggio e dei siti caratteristici. Grazie alla loro attività molti paesaggi hanno preservato la bellezza originaria e i siti caratteristici d’interesse storico sono rimasti intatti.

Interessi fondamentali vengono sminuiti

Per il Consiglio federale e il Parlamento l’iniziativa ha pretese eccessive. I promotori dell’iniziativa chiedono una protezione ancora maggiore dei siti caratteristici nonché più risorse finanziarie e superfici per la biodiversità. Queste prescrizioni più severe limiterebbero il margine di manovra delle autorità, ostacolerebbero lo sviluppo degli insediamenti, metterebbero a rischio infrastrutture importanti (ad es. linee elettriche, ferroviarie, ecc.) e pregiudicherebbero la produzione agricola come pure il potenziamento delle energie rinnovabili. Inoltre si stima che l’iniziativa comporterà per la Confederazione e i Cantoni costi annui supplementari di oltre 400 milioni di franchi. Per questi motivi il Consiglio federale e il Parlamento respingono l’iniziativa e puntano su misure mirate per proteggere la biodiversità.

In un messaggio del 2022 al Parlamento, il Consiglio federale ha adottato un controprogetto indiretto all’iniziativa biodiversità. Nel dicembre 2023 il Consiglio degli Stati ha deciso di non entrare in materia, pertanto il 22 settembre 2024 l’iniziativa sarà sottoposta a votazione senza controprogetto indiretto. La Confederazione e i Cantoni collaborano da tempo per la salvaguardia della natura, dei paesaggi e dei siti caratteristici. Grazie all’attività della Confederazione e dei Cantoni molti paesaggi hanno preservato la loro bellezza originaria e siti caratteristici d’interesse storico sono rimasti intatti. A garanzia della biodiversità il Consiglio federale intende inoltre promuovere la natura nelle zone urbanizzate. Ad esempio, nella «Concezione Paesaggio svizzero» la Confederazione ha stabilito anche obiettivi qualitativi per queste zone e la promozione della varietà delle specie al loro interno rientra nel piano d’azione biodiversità.


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