Commissione federale per le questioni relative alle dipendenze e alla prevenzione delle malattie non trasmissibili: Un nuovo strumento per una politica delle dipendenze orientata ai rischi

Berna, 04.07.2024 - L’utilizzo di prodotti psicoattivi comporta dei rischi. Il nuovo rapporto sulla politica delle dipendenze «Risiken regulieren» elenca ora, per la prima volta, 26 strumenti legislativi per ridurli al minimo. Le sostanze che generano dipendenza sono ben regolamentate dal punto di vista politico se si previene il maggior numero possibile di danni con il minor numero possibile di restrizioni. A tale scopo, la Commissione federale per le questioni relative alle dipendenze e alla prevenzione delle malattie non trasmissibili (CFDNT) raccomanda un approccio graduale per un inasprimento delle disposizioni legali in funzione dei rischi. Ciò permette di ridurre i costi, risparmiare sofferenze, favorire la libertà e rafforzare l’economia nazionale.

Il disciplinamento dei prodotti psicoattivi in Svizzera si è sviluppato nel corso del tempo ed è quindi poco uniforme. La birra e i liquori sono tassati, mentre il vino no. I fornitori devono mettere in guardia dalle conseguenze del fumo e del gioco d’azzardo, ma non da quelle dell’alcol o dei videogiochi. I prodotti del tabacco destinati a essere fumati sono soggetti a tasse nettamente più elevate rispetto a quelli destinati a essere fiutati. Per le sostanze legali sono previsti obblighi di dichiarazione e controlli di qualità, mentre gli stupefacenti sono lasciati senza controllo al mercato nero e alla criminalità organizzata. In breve: la politica svizzera delle dipendenze è un «patchwork» – questa la conclusione principale di un’analisi della situazione presentata dalla CFDNT nel 2022.  Adesso la commissione intensifica gli sforzi e fornisce al mondo della politica un quadro di orientamento per regolamentare i prodotti psicoattivi in modo mirato e in funzione dei rischi.

I prodotti psicoattivi non sono beni di consumo ordinari. Comportano rischi e possono provocare dipendenza. È scientificamente provato che la natura e l’entità dei rischi legati al loro consumo dipendono da numerosi fattori: effetto e qualità del prodotto, quantità e forma di consumo, personalità e salute del consumatore, contesto e setting di consumo ecc. Per questo motivo, una suddivisione semplicistica dei prodotti psicoattivi in vietati/pericolosi e autorizzati/innocui è estremamente imprecisa dal punto di vista tecnico. Tuttavia, la politica delle dipendenze svizzera fa di questa distinzione il suo principio cardine. Allo stesso tempo, la realtà sociale ha già dato luogo a varie gradazioni e differenziazioni. La CFDNT raccomanda di continuare in questa direzione con consapevolezza e determinazione: i prodotti psicoattivi devono essere regolamentati tanto più rigorosamente quanto maggiori sono i rischi associati al loro consumo.

A tal fine, la CFDNT ha identificato 26 opzioni d’intervento legislativo, che possono già essere messe in atto, sebbene siano ancora poco sistematiche e coerenti da un punto di vista tecnico. Queste concernono in particolare la fabbricazione (p. es. obbligo di autorizzazione, requisiti di qualità), la vendita (p. es. limiti d’età, obbligo d’informazione), il marketing (p. es. restrizioni della pubblicità, avvertenze), la tassazione e la determinazione del prezzo nonché il consumo (p. es. divieto di consumare bevande alcoliche allo stadio). Ciascuna di queste 26 opzioni può essere graduata a livello politico in modo sufficientemente preciso da permettere di prevenire il maggior numero possibile di danni per la salute pubblica al minor numero possibile di restrizioni dei diritti di libertà individuale.

La CFDNT raccomanda alla politica di adeguare progressivamente la legislazione vigente ai fini di una politica delle dipendenze coerente, suggerendo di ricercare, sulla base delle conoscenze scientifiche, il miglior equilibrio possibile tra il diritto individuale a una decisione libera e informata in materia di consumo, la tutela della salute e dei giovani, la libertà economica e le esigenze di sicurezza dei consumatori, dei loro familiari e della società più in generale. Di conseguenza, gli interventi statali devono essere proporzionati, efficaci ed efficienti. Occorre inoltre garantire che questi processi di negoziazione non siano dominati unilateralmente da gruppi d’interesse economici, ma siano invece elaborati nell’ambito di un dialogo su vasta scala tra società civile, professionisti e mondo della politica.

L’obiettivo della CFDNT è quello di ottimizzare le regolamentazioni e le risorse impiegate, senza tuttavia inasprire o liberalizzare in modo generale il mercato dei prodotti psicoattivi. Di fatto, la regolamentazione mobilita sempre risorse umane e finanziare, in particolare da parte della polizia e delle autorità di perseguimento penale. È nell’interesse economico nazionale impiegare queste risorse in modo tale da evitare il maggior numero possibile di sofferenze, costi e perdite di produttività al minor dispendio possibile. L’attuale politica delle dipendenze non soddisfa questi requisiti. Secondo la CFDNT, è a livello di distribuzione (interfaccia tra produttori e consumatori) che vi è il maggiore effetto leva.

Il rapporto sul disciplinamento dei rischi «Risiken regulieren. Ein Orientierungsrahmen für die Suchtpolitik. Impulspapier der Eidgenössischen Kommission für Fragen zu Sucht und Prävention nichtübertragbarer Krankheiten (EKSN)» è consultabile in tedesco, francese ed inglese sul sito www.bag.admin.ch/cfdnt-pubblicazioni-intertematiche.


Indirizzo cui rivolgere domande

Segreteria della Commissione federale per le questioni relative alle dipendenze e alla prevenzione delle malattie non trasmissibili (CFDNT), Eksn-Cfant@bag.admin.ch

• Christian Schneider, vicepresidente della CFDNT, analista strategico della Polizia cantonale di Zurigo
• Frank Zobel, membro della CFDNT, direttore aggiunto e co-responsabile del dipartimento Ricerca di Dipendenze Svizzera



Pubblicato da

Commissioni del DFI


Ufficio federale della sanità pubblica
http://www.bag.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-101754.html