Ucraina: il Consiglio federale punta a un maggiore coinvolgimento del settore privato nella ricostruzione

Berna, 26.06.2024 - Il Consiglio federale si sta adoperando affinché il settore privato svizzero svolga un ruolo di primo piano nella ricostruzione in Ucraina. Nella seduta del 26 giugno 2024 ha deciso di stanziare 500 milioni di franchi (su quattro anni), ascrivibili all’importo di 1,5 miliardi di franchi a favore dell’Ucraina previsto dalla Strategia di cooperazione internazionale 2025–2028. Inoltre intende mettere a disposizione 66 milioni di franchi per promuovere la tempestiva ricostruzione nell’Est del Paese come pure il ripristino e la modernizzazione delle infrastrutture di base al fine di garantire la sicurezza energetica, l’approvvigionamento idrico e i trasporti pubblici.

Le aziende svizzere possono dare un contributo importante al processo di ricostruzione in Ucraina facendo leva sulle loro competenze e conoscenze specialistiche e sui loro prodotti innovativi e di qualità. Il Consiglio federale ha pertanto commissionato misure che prevedano il coinvolgimento del settore privato in generale e di quello svizzero in particolare. Numerosi progetti possono scaturire da basi giuridiche esistenti nel campo della cooperazione internazionale, mentre altri richiedono nuove basi legali, in particolare per una cooperazione mirata con le aziende svizzere. Queste basi dovrebbero essere elaborate nei prossimi mesi.

Per le misure descritte il Consiglio federale stanzia 500 milioni di franchi, ascrivibili all’importo di 1,5 miliardi di franchi a favore dell’Ucraina e della regione previsto dal messaggio concernente la Strategia di cooperazione internazionale 2025–2028 (Strategia CI). Tuttavia, l’importo deve ancora essere approvato dal Parlamento.

Il 10 aprile 2024 l’Esecutivo aveva incaricato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) di elaborare un programma nazionale comune per l’Ucraina, dotato di meccanismi di controllo ad hoc per garantire un sostegno mirato ed efficace orientandosi ai sette Principi di Lugano (partenariato; riforme; trasparenza, responsabilità e Stato di diritto; partecipazione democratica; impegno multi-stakeholder; parità di genere e inclusione; sostenibilità). Sul piano strategico, l’attuazione del programma nazionale dovrà avvenire tramite un’organizzazione di progetto interdipartimentale guidata da un delegato o una delegata del Consiglio federale per l’Ucraina. Nella seduta odierna l’Esecutivo ha preso atto dei preparativi svolti finora per creare l’organizzazione di progetto e implementare il programma.

Contributi a tre progetti

Dall’inizio della guerra in Ucraina, milioni di persone residenti nel Paese sono state sfollate e l’economia nazionale si è indebolita, senza contare i danni ingenti ad abitazioni e infrastrutture. Per alleviare la situazione di emergenza, nell’ambito di fondi già approvati il Consiglio federale ha stanziato contributi finanziari a favore di tre progetti della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e della Segreteria di Stato dell’economia (SECO).

-          Il primo progetto riguarda il Fondo di partenariato per un’Ucraina resiliente (Partnership Fund for a Resilient Ukraine, PRFU), con cui la DSC sostiene la popolazione dell’Ucraina orientale, in particolare quella nei pressi della linea del fronte. A causa dei rischi bellici, quest’area è evitata da molti donatori. La Svizzera ha istituito il fondo nel 2021 insieme a Canada, Regno Unito, Stati Uniti e Svezia, oltre che al Governo ucraino, e da allora lo ha sostenuto con 8 milioni di franchi. Per il periodo 2024–2027 il Consiglio federale ha destinato al fondo 25 milioni di franchi.

-          Il secondo progetto riguarda l’edilizia: sebbene in Ucraina vi sia una grande necessità di opere infrastrutturali, mancano studi preparatori concreti per i progetti di ricostruzione. Ora un programma ad hoc mira a superare questa difficoltà, finanziando progetti di qualità e la loro attuazione. Le aziende svizzere dispongono di una comprovata esperienza, che giova a questi studi. Inoltre, il programma rafforza le reti aziendali svizzero-ucraine che promuovono lo scambio di conoscenze e un impegno a lungo termine delle imprese svizzere in Ucraina.

-          Il terzo progetto riguarda il sostegno a favore del fondo «Eastern Europe Energy Efficiency and Environment Partnership» (fondo E5P), che viene gestito dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS). L’obiettivo del fondo è aumentare l’efficienza energetica degli edifici pubblici, modernizzare le reti di teleriscaldamento e promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili in Ucraina. I progetti approvati finora nell’ambito dell’E5P migliorano la situazione nelle città con oltre 8 milioni di abitanti.

Per questi due ultimi progetti, sostenuti dalla SECO e volti a promuovere la ricostruzione e la modernizzazione delle infrastrutture di base per garantire la sicurezza energetica, l’approvvigionamento idrico e i trasporti pubblici, il Consiglio federale ha stanziato complessivamente 41 milioni di franchi.


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