Iniziativa sulla neutralità: il Consiglio federale propone di respingerla senza controprogetto

Berna, 26.06.2024 - L’iniziativa popolare «Salvaguardia della neutralità svizzera (Iniziativa sulla neutralità)» mira a sancire nella Costituzione federale la neutralità e il modo in cui viene gestita. In base alla nuova disposizione costituzionale, in futuro la Svizzera non potrebbe più imporre sanzioni a Stati belligeranti. Nella seduta del 26 giugno 2024, il Consiglio federale ha deciso di raccomandare al popolo e ai Cantoni di respingere l’iniziativa sulla neutralità.

L’11 aprile 2024, il comitato promotore dell’iniziativa popolare «Salvaguardia della neutralità svizzera (Iniziativa sulla neutralità)» ha sottoposto il testo alla Cancelleria federale con 129 806 firme valide. Scopo dell’iniziativa è inserire nella Costituzione federale un nuovo articolo (art. 54a) che mira a sancire alcuni elementi dell’attuale prassi della Svizzera in materia di neutralità e a precisarli in particolare in riferimento alle sanzioni e alla cooperazione nell’ambito della politica di sicurezza.

L’iniziativa si prefigge di definire la neutralità e le sue caratteristiche a livello costituzionale

L’iniziativa prevede che in futuro la neutralità della Svizzera sia sancita a livello costituzionale e sia permanente e armata. Essa vieta alla Svizzera di aderire ad alleanze militari o difensive, fatta salva una collaborazione con tali alleanze in caso di aggressione militare diretta contro la Svizzera o in caso di atti preparatori in vista di una simile aggressione. Inoltre, la Svizzera non potrebbe partecipare a scontri militari tra Stati terzi né adottare misure coercitive non militari (sanzioni) nei confronti di Stati belligeranti. Verrebbe inoltre stabilito che la Svizzera si avvale della propria neutralità nel suo ruolo di mediatrice.

Decisione del Consiglio federale

Il Consiglio federale ritiene che la regolamentazione e la prassi finora in vigore in materia di neutralità abbiano dimostrato la loro efficacia. L’iniziativa chiede un chiaro cambio di rotta da parte della Svizzera su vari aspetti:

-        la neutralità sarebbe considerata un concetto rigido sancito dalla Costituzione federale;

-        l’adozione di sanzioni contro Stati belligeranti al di fuori delle Nazioni Unite non sarebbe più possibile;

-        la possibilità di cooperare con alleanze militari o difensive sarebbe limitata ai casi di attacchi diretti alla Svizzera.

Inserire questi requisiti nella Costituzione significa non potervi più derogare senza modifica del relativo testo.

Il Consiglio federale ritiene che l’attuale prassi in materia di neutralità abbia dimostrato la sua validità, poiché offrendo un certo grado di flessibilità può essere utilizzata in maniera ottimale come strumento per la salvaguardia degli interessi nazionali. La vigente Costituzione federale stabilisce che il Consiglio federale e l’Assemblea federale adottano provvedimenti a tutela della neutralità della Svizzera, ma non precisa come si esplichi tale neutralità. Ancorare la neutralità e in particolare la sua definizione e attuazione nella Costituzione limiterebbe questa flessibilità. L’Esecutivo è dell’avviso che sia nell’interesse della Svizzera aderire a sanzioni che godono di un ampio sostegno a livello internazionale, in quanto contribuiscono a mantenere un ordine mondiale pacifico e giusto. Ritiene sia nell’interesse della Svizzera anche cooperare con alleanze militari e difensive. Aderire a tali alleanze è già oggi escluso in virtù del diritto della neutralità.

Sulla base delle considerazioni di cui sopra, il Consiglio federale ha deciso di chiedere che l’iniziativa sulla neutralità venga respinta senza un controprogetto e ha incaricato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) di preparare un corrispondente messaggio all’attenzione del Parlamento.


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