Il Consiglio federale intende sancire nella legge la prassi relativa alla restituzione degli averi illeciti delle persone politicamente esposte

Berna, 26.06.2024 - Il Consiglio federale intende proporre modifiche legislative per iscrivere nella legge la prassi sviluppatasi negli ultimi 20 anni in materia di restituzione dei valori patrimoniali di provenienza illecita di persone politicamente esposte all’estero (PPE). Nella seduta del 26 giugno 2024, ha approvato il rapporto in adempimento del postulato della Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati (CPE-S) del 4 aprile 2019, che chiedeva di esaminare l’opportunità di armonizzare la legislazione in materia.

Negli ultimi 20 anni, la Svizzera si è impegnata a garantire che gli averi confiscati alle PPE siano restituiti alle popolazioni straniere a cui sono stati sottratti e che non siano nuovamente destinati alla corruzione. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha negoziato le modalità di nove restituzioni con Stati esteri; in tre casi, le trattative sono in corso. Gli accordi raggiunti definiscono il genere di programmi d’interesse pubblico a cui sono destinati gli averi restituiti e prevedono il monitoraggio del loro utilizzo.

Nel postulato 19.3414 del 4 aprile 2019 «Nuove disposizioni che permettono di seguire la restituzione di valori patrimoniali di provenienza illecita», la CPE-S osserva che la negoziazione delle modalità di restituzione è espressamente prevista nella legislazione soltanto quando la confisca è stata disposta ai sensi della legge sui valori patrimoniali di provenienza illecita (LVP). Ha invitato quindi il Consiglio federale a valutare l’opportunità di integrare alcune disposizioni per consentire  al DFAE di gestire le restituzioni degli averi delle PPE confiscati nell’ambito di procedimenti penali e di procedure di assistenza giudiziaria.

È importante che la Svizzera stabilisca una base giuridica

Nel suo rapporto, il Consiglio federale ha concluso che sarebbe auspicabile codificare la prassi e chiarire il quadro giuridico ai fini della certezza del diritto e della trasparenza. Ha quindi incaricato il DFAE di presentare una proposta di modifica legislativa che consenta all’Esecutivo di decidere, caso per caso, se è nell’interesse della Svizzera restituire gli averi illeciti delle PPE secondo le modalità negoziate. Questo meccanismo sarebbe disponibile indipendentemente dalla procedura – amministrativa (LVP), di assistenza giudiziaria o penale – utilizzata per confiscare gli averi e rispecchierebbe la prassi attuale.

Quando le PPE abusano della loro carica pubblica per arricchirsi, si appropriano di denaro di cui avrebbe dovuto beneficiare la popolazione dello Stato estero. È quindi importante che la Svizzera crei una solida base giuridica affinché sia possibile restituire gli averi delle PPE confiscati e assicurare che vadano a beneficio delle popolazioni a cui sono stati sottratti.


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