Il Consiglio federale respinge l’iniziativa popolare «Sì a imposte federali eque anche per i coniugi»

Berna, 26.06.2024 - Nella seduta del 26 giugno 2024, il Consiglio federale si è espresso in merito all’iniziativa popolare «Sì a rendite AVS eque anche per i coniugi – Basta con la discriminazione del matrimonio!», depositata dall’Alleanza del Centro. L’iniziativa popolare eliminerebbe gli oneri supplementari a carico dei coniugi senza tuttavia eliminare gli svantaggi per le coppie non coniugate. Inoltre, questa iniziativa è in contrasto con l’introduzione dell’imposizione individuale, richiesta dal Parlamento al Consiglio federale e al momento pendente presso la stessa Camera quale controprogetto indiretto all’iniziativa «Per un’imposizione individuale a prescindere dallo stato civile (Iniziativa per imposte eque)», depositata dal PLR I Liberali Radicali Donne. Il Consiglio federale raccomanda pertanto al Parlamento di respingere l’iniziativa senza presentare alcun controprogetto diretto o indiretto.

L’iniziativa «Sì a imposte federali eque anche per i coniugi – Basta con la discriminazione del matrimonio!» chiede di sancire nella Costituzione che il reddito dei coniugi sia cumulato nella dichiarazione d’imposta. La vigente imposizione congiunta delle coppie sposate deve quindi essere mantenuta. Tuttavia, il legislatore deve garantire che le persone coniugate non siano svantaggiate rispetto ad altre persone. L’iniziativa concerne soltanto l’imposta federale diretta.

In caso di accettazione dell’iniziativa, il Consiglio federale dovrebbe assicurare mediante un’ordinanza temporanea – qualora il Parlamento non approvasse una pertinente legge entro tre anni – che i coniugi non siano svantaggiati. Nello specifico, l’onere fiscale dovrebbe essere determinato sulla base di un calcolo alternativo. In una prima fase tale calcolo sarebbe effettuato secondo la tassazione congiunta e in seguito secondo la tassazione delle persone non coniugate. Infine, ai coniugi sarebbe addebitato il minore dei due ammontari di imposta calcolato.

Pur condividendo l’obiettivo di eliminare gli svantaggi fiscali per i coniugi, il Consiglio federale respinge l’iniziativa per i motivi elencati di seguito:

  • l’iniziativa eliminerebbe gli oneri supplementari a carico delle persone sposate («penalizzazione del matrimonio»). Tuttavia, lo svantaggio delle persone non sposate rispetto ai coniugi («bonus») permarrebbe o addirittura peggiorerebbe, a seconda dei casi;

  • nell’imposizione congiunta, gli incentivi a esercitare un’attività lucrativa per i partner che conseguono un secondo reddito sono inferiori rispetto a quelli nell’imposizione individuale. Di conseguenza, la parità tra donna e uomo ne risentirebbe. L’iniziativa non sfrutterebbe appieno il potenziale offerto dalla manodopera, anche quella specializzata, presente in Svizzera;

  • l’obiettivo dell’iniziativa è sancire nella Costituzione l’imposizione congiunta in ambito di imposta federale diretta. Se l’iniziativa fosse accettata, l’introduzione dell’imposizione individuale non sarebbe possibile senza una nuova modifica costituzionale. Ciò limiterebbe il margine di manovra del legislatore;

  • a seconda del modello, per la Confederazione risulterebbero consistenti minori entrate.

Un respingimento dell’iniziativa è in linea con le più recenti decisioni del Parlamento e del Consiglio federale in merito all’imposizione dei coniugi. Il Consiglio federale raccomanda anche di respingere l’iniziativa «Per un’imposizione individuale a prescindere dallo stato civile», perché ritiene che una regolamentazione a livello costituzionale non sia opportuna. Tuttavia, su mandato del Parlamento ha elaborato un disegno di legge sull’introduzione dell’imposizione individuale che funge da controprogetto indiretto all’iniziativa e che è attualmente pendente presso la stessa Camera. Contrariamente all’iniziativa «Sì a imposte federali eque anche per i coniugi», in tal modo si eliminerebbero anche gli oneri supplementari a carico delle coppie non sposate.

Il Consiglio federale raccomanda di respingere l’iniziativa senza contrapporvi un controprogetto diretto o indiretto e ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze di elaborare il corrispondente messaggio all’attenzione del Parlamento.


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