Gestione sostenibile delle imprese: il Consiglio federale propone di inasprire le norme sulla rendicontazione

Berna, 26.06.2024 - Il Consiglio federale intende provvedere affinché le norme svizzere in materia di gestione sostenibile delle imprese rimangano conformi al diritto internazionale. Nella seduta del 26 giugno 2024 ha avviato la procedura di consultazione sulle nuove disposizioni relative all’obbligo di rendicontazione delle imprese, secondo cui in futuro, analogamente a quanto previsto dal diritto europeo, un numero maggiore di imprese dovrà redigere una relazione sui rischi delle proprie attività in rapporto all’ambiente, ai diritti umani e alla lotta alla corruzione nonché sulle misure adottate per fronteggiarli.

Già oggi, secondo le prescrizioni legali, le imprese svizzere di grandi dimensioni sono tenute a creare trasparenza in merito a determinati settori della loro attività e a pubblicare una relazione sui rischi in rapporto all'ambiente, alle questioni sociali e dei lavoratori, ai diritti umani e alla lotta alla corruzione nonché sulle misure adottate per fronteggiarli (obbligo di rendicontazione della sostenibilità). Con questa normativa la Svizzera ha deciso di conformare la propria legislazione al diritto internazionale.

In materia di gestione sostenibile delle imprese, negli ultimi anni il diritto europeo si è tuttavia evoluto ulteriormente. Data la stretta interdipendenza economica, le nuove norme europee interessano - direttamente o indirettamente - sia le grandi che le piccole imprese svizzere. La pertinente analisi dell'impatto della regolamentazione (AIR) prevede fino a 50 000 imprese interessate.

Il Consiglio federale è convinto della necessità di conformare il diritto svizzero, pur tenendo conto delle sue particolarità, all'evoluzione internazionale nel settore della rendicontazione della sostenibilità. Nel settembre 2023 ha definito i pertinenti punti chiave.

Il Consiglio federale intende obbligare un maggior numero di imprese alla rendicontazione

Nella seduta del 26 giugno 2024 il Consiglio federale ha quindi avviato la procedura di consultazione sulle corrispondenti modifiche nel Codice delle obbligazioni (CO), con cui propone di inasprire le norme in materia di rendicontazione della sostenibilità. Concretamente, intende obbligare circa 3500 imprese a pubblicare una relazione sui rischi delle loro attività in rapporto all'ambiente, ai diritti umani e alla corruzione nonché sulle misure adottate per fronteggiarli. Analogamente a quanto previsto dal diritto UE, anche in Svizzera, oltre alle società di interesse pubblico, saranno obbligate a redigere una relazione sullo sviluppo sostenibile le imprese con 250 collaboratori, 25 milioni di franchi di somma di bilancio e 50 milioni di franchi di cifra d'affari, tuttavia soltanto se oltrepassano, per due esercizi consecutivi, due di questi tre valori. Attualmente tale obbligo è applicato a partire da 500 collaboratori (somma di bilancio di 20 mio. fr. e cifra d'affari di 40 mio. fr.) e interessa circa 300 imprese. Il Consiglio federale propone inoltre di introdurre l'obbligo di far verificare queste relazioni da un'impresa di revisione esterna o da un organismo di valutazione della conformità.

La nuova normativa sulla gestione sostenibile delle imprese genererà dei costi per le imprese. L'Esecutivo sta attualmente esaminando le possibilità esistenti a livello federale per sostenere le imprese svizzere nel quadro dell'introduzione delle nuove disposizioni (Po. 23.4062).

A differenza di quelle dell'UE, le imprese svizzere avranno però la possibilità di scegliere se attenersi, per redigere la relazione sullo sviluppo sostenibile, alle norme europee oppure ad altre norme equivalenti. Il Consiglio federale definirà tali norme in una pertinente ordinanza. La consultazione durerà fino al 17 ottobre 2024.

Obblighi di diligenza: analisi esaustiva delle ripercussioni della normativa europea

Nell'ambito degli obblighi di diligenza, l'UE ha recentemente adottato la pertinente direttiva. Il Consiglio federale ha ora commissionato uno studio esterno per valutarne esaustivamente le ripercussioni per le imprese svizzere entro l'autunno 2024 e in seguito stabilire i passi successivi


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