Riforma del sistema centrale d’informazione visti Schengen: modifica di varie ordinanze

Berna, 26.06.2024 - In futuro il sistema centrale d’informazione visti (C-VIS) utilizzato dagli Stati Schengen conterrà dati supplementari. Lo scopo di questa riforma è gestire meglio le sfide della politica in materia di visti e di sicurezza dei confini. Nella seduta del 26 giugno 2024, il Consiglio federale ha posto in consultazione varie modifiche di ordinanza per tenere conto dei nuovi regolamenti UE in materia.

La Svizzera si associa agli sviluppi dell'acquis di Schengen, che comprendono la riforma del sistema d'informazione visti. Nel dicembre 2022 il Parlamento aveva già approvato il recepimento e l'attuazione dei nuovi regolamenti UE relativi a detta riforma. Anche queste disposizioni legali devono essere trasposte in varie ordinanze.

Il C-VIS permette alle autorità competenti per i visti, le frontiere, l'asilo e la migrazione di verificare le informazioni necessarie sui cittadini di Stati terzi soggetti all'obbligo del visto. Attualmente questo sistema contiene i dati sulle persone che richiedono un visto per un soggiorno di breve durata (soggiorni di 90 giorni su un periodo di 180 giorni).

In futuro, nell'ambito dei visti per soggiorni di breve durata, l'età minima per il rilevamento delle impronte digitali sarà abbassata da 12 a 6 anni, mentre quella massima sarà fissata a 75 anni. D'ora in poi il sistema registrerà anche i dati relativi ai visti per soggiorni di lunga durata e quelli riguardanti i vari titoli di soggiorno.

L'accesso a questi nuovi dati permetterà alle autorità migratorie svizzere di svolgere un esame più approfondito delle domande di visto e dei permessi di dimora. In più, l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) e le autorità di polizia disporranno di dati supplementari che consentiranno di identificare meglio le persone, garantendo la libera circolazione all'interno dello spazio Schengen.

Per tenere conto del nuovo contenuto del C-VIS e regolamentare le modalità di accesso ai dati, occorre modificare varie ordinanze e in particolare l'ordinanza VIS (OVIS) allo scopo di disciplinare i compiti principali della nuova unità VIS integrata nella Segreteria di Stato della migrazione. Questa unità affiancherà le autorità cantonali e federali competenti nel quadro dell'esame delle domande di visto e dei permessi di dimora presentate da persone segnalate nel sistema d'informazione Schengen (SIS) per ragioni di sicurezza. Altre modifiche precisano le norme sulla comunicazione di dati da parte della Svizzera a Stati terzi o a organizzazioni internazionali, in particolare nel quadro della lotta al terrorismo.

Al momento dell'attuazione di queste modifiche, il C-VIS sarà già collegato ai vari sistemi europei, ossia al sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS), al sistema di ingressi e uscite (EES) e al SIS. Questa interoperabilità garantirà un migliore controllo delle persone prima della loro entrata nello spazio Schengen.  

La consultazione concernente le modifiche di ordinanza si concluderà il 10 ottobre 2024. Queste modifiche entreranno presumibilmente in vigore nel corso del 2026, insieme alle basi legali svizzere ed europee.


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