Il Consiglio federale avvia la consultazione sulle nuove norme per l’introduzione di controlli di frontiera

Berna, 26.06.2024 - Per garantire un’applicazione uniforme delle norme alle frontiere esterne e interne Schengen, l’UE ha adeguato il codice frontiere Schengen. In quanto Stato Schengen, la Svizzera partecipa a questa armonizzazione ed è quindi tenuta ad adeguare il proprio diritto nazionale. Nella seduta del 26 giugno 2024, il Consiglio federale ha avviato la consultazione sul pertinente progetto di legge.

Dopo che il 13 giugno 2024 l'UE ha adottato un regolamento che modifica il codice frontiere Schengen (CFS), il 26 giugno 2024 il Consiglio federale ha avviato la consultazione sul necessario adeguamento del diritto nazionale in materia.

Il nuovo regolamento UE precisa e integra le condizioni e le procedure per il ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne. Sulla scorta delle esperienze maturate durante la pandemia di COVID-19, il regolamento introduce anche norme vincolanti per la gestione delle minacce alla salute pubblica: in simili casi prevede la possibilità di adottare restrizioni ai viaggi e altre misure alle frontiere esterne Schengen. Infine, per contrastare il fenomeno della migrazione secondaria all'interno dello spazio Schengen, prevede una nuova procedura per il trasferimento nell'ambito della cooperazione transfrontaliera: sarà infatti più facile trasferire verso lo Stato Schengen dal quale provengono, i cittadini, rintracciati alle frontiere estere, il cui soggiorno è irregolare. Tale procedura non si applica ai richiedenti l'asilo e alle persone a cui è concessa la protezione internazionale. Il progetto prevede pure adeguamenti redazionali nella legge sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) volti ad armonizzare quanto più possibile la terminologia della LStrI con quella del CFS.

Infine, l'avamprogetto propone una modifica della LStrI indipendente dallo sviluppo dell'acquis di Schengen che consente al Dipartimento federale degli affari esteri di accedere al nuovo sistema nazionale di autorizzazione ai viaggi ETIAS (N-ETIAS) e dunque semplifica il processo di consultazione interno.

Per essere applicabili, alcune disposizioni di questo sviluppo dell'acquis di Schengen richiedono una trasposizione nel diritto svizzero e dunque una modifica della LStrI. Le modifiche riguardano in particolare le disposizioni in materia di passaggio delle frontiere, i controlli di frontiera e il ripristino dei controlli di frontiera alle frontiere interne Schengen. Nella LStrI è altresì introdotta una nuova procedura di allontanamento degli stranieri. Al fine di salvaguardare la salute pubblica, il Consiglio federale può pure ordinare restrizioni d'entrata e altre misure alle frontiere esterne Schengen della Svizzera.

La procedura nazionale per il ripristino dei controlli di frontiera rimane sostanzialmente invariata. I singoli Stati Schengen continuano ad avere la possibilità di introdurre controlli temporanei alle proprie frontiere interne. La Svizzera continuerà a eseguire controlli doganali.

La consultazione su questo progetto durerà fino al 17 ottobre 2024.


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