Progressi compiuti nell’attuazione dell’open finance in Svizzera

Berna, 19.06.2024 - Nella seduta del 19 giugno 2024 il Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha informato il Consiglio federale sugli ultimi sviluppi dell’open finance in Svizzera. Al momento, i recenti progressi ottenuti dal settore sono considerati sufficienti, per cui non vengono proposte ulteriori misure di regolamentazione. Il DFF continuerà a osservare da vicino gli sviluppi in corso nell’intero settore finanziario basandosi sugli obiettivi posti dal Consiglio federale a dicembre 2022.

Open finance è la prassi secondo cui gli istituti finanziari, su richiesta dei clienti, mettono i dati finanziari a disposizione di altri fornitori di servizi finanziari, quali imprese tecnofinanziarie, assicurazioni o banche, attraverso interfacce standardizzate e sicure. In tal modo, i clienti possono beneficiare di prodotti nuovi e innovativi. Con un unico clic si potrebbe ad esempio creare una panoramica di tutti i conti bancari, investimenti e averi di vecchiaia oppure calcolare l’impronta di CO2 degli investimenti finanziari.

Contrariamente a quanto avviene nell’UE o nel Regno Unito, attualmente in Svizzera non vige un obbligo legale per gli istituti finanziari di rendere accessibili, su richiesta dei clienti, i dati finanziari a prestatori terzi. Tuttavia, il Consiglio federale si attende dal settore privato che, insieme ai portatori di interesse, promuova la standardizzazione e l’apertura delle interfacce nei diversi settori. A dicembre 2022, il Consiglio federale ha incaricato il DFF di presentargli, entro giugno 2024, possibili misure da adottare nel caso in cui il settore finanziario non provvedesse efficacemente all’apertura delle interfacce dati.

Nella seduta del 19 giugno 2024 il Consiglio federale è stato informato sui progressi più recenti nell’ambito dell’open finance. Gli ultimi sviluppi, in particolare l’iniziativa «multibanking» lanciata nel maggio 2023 mediante una dichiarazione d’intenti sottoscritta da 40 banche (accesso ai dati di conti privati, conti risparmio e conti correnti), testimoniano inequivocabilmente l’impegno assunto dal settore bancario nei confronti dell’open finance, benché gli obiettivi del Consiglio federale per attuare l’open finance in Svizzera (standard comuni, apertura delle interfacce, soluzione scalabile) non siano ancora stati pienamente raggiunti. Di conseguenza, il DFF ha informato il Governo che non intravede al momento la necessità di un intervento da parte dello Stato.

Il rapporto del Consiglio federale sulla finanza digitale del febbraio 2022 prevede la verifica costante della necessità di intervenire sulla promozione e sull’estensione dell’open finance, con scadenza a fine 2025. Pertanto, il DFF continuerà a seguire da vicino gli ulteriori sviluppi, in particolare se l’iniziativa «multibanking» viene attuata in modo efficace, se le interfacce con terze parti non bancarie, come le imprese tecnofinanziarie, vengono aperte e il modo in cui il settore assicurativo si impegna a favore dell’open finance. Inoltre, tale iniziativa offre un modello interessante per l’apertura di ulteriori interfacce, ad esempio per i depositi di titoli, il pilastro 3a o il settore assicurativo.

Il DFF continuerà a informare il Consiglio federale sulle eventuali misure da adottare, al fine di promuovere l’open finance in Svizzera.


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