Il numero delle integrazioni professionali da parte dell’AI continua ad aumentare

Berna, 17.06.2024 - L’anno scorso oltre 55 800 persone hanno partecipato a provvedimenti d’integrazione professionale dell’AI, ovvero il triplo rispetto al 2008. Delle 41 500 persone che hanno concluso il processo d’integrazione professionale, circa il 60 per cento è stato assunto o ha recuperato la capacità al guadagno. È quanto mostrano le ultime cifre pubblicate in data odierna dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali.

L’assicurazione invalidità (AI) sostiene le persone con problemi di salute nell’integrazione nel mercato del lavoro. Conformemente al principio «priorità dell’integrazione sulla rendita», il diritto a una rendita viene esaminato soltanto dopo l’esaurimento di tutte le possibilità d’integrazione.

Ampliamento degli strumenti per l’integrazione professionale

Le ultime revisioni di legge del 2008, 2012 e 2022 hanno posto maggiormente l’accento sull’integrazione. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno ampliato in modo mirato gli strumenti per l’integrazione (v. riquadro), in particolare le possibilità d’intervento tempestivo con la 5a revisione AI nel 2008. L’obiettivo è di poter reagire per tempo ai problemi di salute, fintantoché una persona si trova ancora nel processo lavorativo. In tal caso si ha la maggiore probabilità in assoluto di evitare un’invalidità.

Per gli assicurati con malattie psichiche o altre infermità croniche, che a seconda delle circostanze non possono integrarsi rapidamente a causa di motivi di salute, sono ormai disponibili strumenti efficaci grazie all’introduzione dei provvedimenti di reinserimento nel 2008 e al loro successivo ampliamento nel 2022.

Questo riorientamento verso l’integrazione professionale è risultato efficace. Il numero delle persone che hanno partecipato a provvedimenti d’integrazione è costantemente aumentato negli ultimi anni: nel 2023 sono state oltre 55 800, ovvero il triplo rispetto al 2008. Nello stesso periodo le spese sono raddoppiate, raggiungendo 886 milioni di franchi nel 2023.

Compito dell’AI: ripristinare la capacità al guadagno

Nel 2023 circa 41 500 persone hanno concluso il processo d’integrazione professionale. Di queste, il 45 per cento ha potuto essere assunto nel mercato del lavoro primario e un ulteriore 15 per cento ha recuperato l’idoneità all’integrazione nel mercato del lavoro primario ma non era ancora stato assunto. Per circa il 38 per cento l’integrazione professionale non è ancora stata (ancora) possibile per varie ragioni.

Situazione un anno dopo la conclusione

Il monitoraggio dell’AI fornisce dati sulla situazione delle persone un anno dopo la conclusione del provvedimento d’integrazione. Nel 2021 circa 21 000 persone hanno concluso il processo d’integrazione professionale. Il 55 per cento di esse ha potuto conseguire un reddito un anno dopo.

Causa principale dell’invalidità: malattie psichiche

Nel complesso, nel 2023 le malattie psichiche erano la causa dell’invalidità in poco più della metà dei casi di beneficiari di provvedimenti d’integrazione professionale (53 %), seguite dalle malattie delle ossa e degli organi locomotori (16 %), dalle infermità congenite (11 %) e dagli infortuni (9 %).

Nuovi dati

Con la riforma Ulteriore sviluppo dell’AI nel 2022 è stata rielaborata anche la rilevazione dei dati per l’integrazione professionale. Questa consente un ampio monitoraggio ai fini della gestione strategica e della vigilanza dell’AI: la rilevazione comprende ora, tra l’altro, il luogo di svolgimento dei provvedimenti, quali il mercato del lavoro primario, altri contesti (p. es. una scuola), le istituzioni protette o una combinazione di più luoghi, come pure l’esito del processo d’integrazione. Una valutazione generale della riforma Ulteriore sviluppo dell’AI potrà però essere effettuata soltanto in un secondo tempo. Al momento sono in corso diversi studi al riguardo.

L’integrazione professionale da parte dell’AI

Vi sono quattro gruppi di provvedimenti d’integrazione professionale:
1. consulenza e accompagnamento: nell’ambito della gestione dei casi, l’ufficio AI fornisce consulenza e accompagnamento all’assicurato ed eventualmente al suo datore di lavoro;
2. provvedimenti d’intervento tempestivo: adeguamenti del posto di lavoro, corsi di formazione, collocamento, orientamento professionale, riabilitazione socioprofessionale, provvedimenti di occupazione, consulenza e accompagnamento;
3. provvedimenti di reinserimento per preparare all’integrazione professionale;
4. provvedimenti professionali: orientamento professionale, prima formazione professionale, riformazione professionale, collocamento, lavoro a titolo di prova, fornitura di personale a prestito, assegno per il periodo d’introduzione, indennità per sopperire all’aumento dei contributi e aiuto in capitale.


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