La sicurezza, un tema importante a scuola: pubblicazione del sussidio didattico «Quanto siamo al sicuro?»

Berna, 07.06.2024 - Quanto siamo al sicuro? La situazione attuale ha spostato questo interrogativo al centro dell’interesse, sia nella società in generale sia tra i giovani svizzeri. La pandemia di COVID-19, la crisi ambientale e climatica, le guerre in corso e le minacce nello spazio digitale spingono a interrogarsi sulla sicurezza. Il nuovo sussidio didattico «Quanto siamo al sicuro? La politica di sicurezza della Svizzera» illustra in maniera innovativa in che modo il tema della sicurezza può essere trattato nelle aule scolastiche. Il sussidio è pubblicato nel contempo in tre lingue nazionali.

Il sussidio didattico «Quanto siamo al sicuro?» ha un’impostazione multimediale ibrida ed è costituito di un opuscolo di 90 pagine in formato A4 e del sito web https://www.politica-di-sicurezza.ch. Con un approccio esplorativo, consente agli allievi dei licei e delle scuole professionali di base di avvicinarsi alle molteplici sfaccettature della politica di sicurezza svizzera, di informarsi sulla vasta gamma di minacce e pericoli e di conoscere le corrispondenti misure e istituzioni della politica di sicurezza.

Tre moduli

«Quanto siamo al sicuro?» è suddiviso in tre moduli. Il modulo di base interdisciplinare illustra le sfide attuali della politica di sicurezza della Confederazione. Nel modulo storico è fornita una panoramica storica con i ritratti di alcuni protagonisti della politica di sicurezza. Nel modulo dedicato alla politica sono esposti gli aspetti della politica di sicurezza svizzera attualmente oggetto di accesi dibattiti nella società.

Tre lingue

In un Paese come la Svizzera, contraddistinto da piani didattici e culture pedagogiche molto diverse tra loro, la pubblicazione contemporanea in tedesco, francese e italiano rappresenta una rarità ed è stata possibile grazie a un ampio team di produzione e sviluppo. Il sussidio didattico è pubblicato dall’Alta scuola pedagogica di Lucerna e dal Comando Istruzione dell’Esercito svizzero in collaborazione con la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, l’hep Verlag e le Éditions Loisirs et Pédagogie. In fase di elaborazione il sussidio è stato collaudato presso numerose scuole del Paese.

Tre interventi

Nel suo discorso di benvenuto alla presentazione del sussidio didattico, il dr. Armin Hartmann, direttore del Dipartimento della formazione e della cultura del Cantone di Lucerna, ha sottolineato l’importanza della cooperazione interistituzionale e della collaborazione tra le singole regioni linguistiche nell’ambito della formazione scolastica. In particolare, la cooperazione delle scuole universitarie pedagogiche con diverse istituzioni statali offre grandi opportunità didattiche. Il consigliere di Stato ha poi evidenziato l’approccio interdisciplinare e la concezione molto ampia della sicurezza esposta nel sussidio.

Il professor Peter Gautschi, responsabile dell’Istituto di didattica della storia e delle culture della memoria in seno all’Alta scuola pedagogica di Lucerna, ha illustrato l’importanza dell’apprendimento della storia nel mondo attuale. La scuola offre un’opportunità unica ai giovani di affrontare in uno spazio protetto importanti questioni di convivenza sociale. Oltre alla formazione degli insegnanti e ai programmi di studio, oggigiorno sono soprattutto i media educativi a caratterizzare l’insegnamento quotidiano. In particolare le offerte multimediali ibride, come l’opuscolo «Quanto siamo al sicuro?» e il suo sito, forniscono stimoli efficaci all’apprendimento.

Durante la tavola rotonda che ha coronato la presentazione del sussidio didattico a Lucerna, il divisionario Germaine J.F. Seewer ha sottolineato l’importanza, per la democrazia svizzera, dell’educazione politica e quindi anche dell’informazione in materia di politica di sicurezza, precisando che la sicurezza non è un compito che incombe soltanto all’esercito, ma un compito svolto da una rete integrata di cui l’esercito fa parte. È inoltre importante che anche i giovani riflettano sul contributo personale e concreto che possono fornire per la propria sicurezza e per quella dei loro concittadini.

Il sussidio didattico è stato finanziato con i contributi di diverse fondazioni e può pertanto essere ordinato gratuitamente, tramite il sito web summenzionato, presso l’hep Verlag (tedesco), le Éditions Loisirs et Pédagogie (francese) e la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (italiano).


Indirizzo cui rivolgere domande

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Responsabile Comunicazione e Marketing
+41 41 203 00 48

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Portavoce dell’esercito
+41 58 488 90 96



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