Misure collaterali e lotta contro il lavoro nero: raggiunti gli obiettivi dei controlli nel 2023

Berna, 10.06.2024 - Lo scorso anno gli organi d’esecuzione hanno svolto i controlli nell’ambito delle misure collaterali e della legge contro il lavoro nero (LLN) senza le restrizioni dovute al COVID-19 e sfruttando l’integralità delle risorse. L’obiettivo minimo è stato nuovamente raggiunto e le attività di controllo sono aumentate. Negli ultimi vent’anni il dispositivo delle misure collaterali si è costantemente evoluto e adattato alle nuove circostanze.

Nel 2023 gli organi d’esecuzione hanno controllato il rispetto delle condizioni salariali e lavorative presso 158 848 persone e 36 587 imprese in Svizzera, pari a un lieve calo (-2 %) di imprese rispetto all’anno precedente. Sono stati controllati il 7 % dei datori di lavoro svizzeri, il 26 % dei lavoratori distaccati e il 31 % dei prestatori di servizi indipendenti. L’obiettivo di 35 000 controlli stabilito nell’ordinanza sui lavoratori distaccati è stato raggiunto. Nell’ambito della loro attività gli organi d’esecuzione adottano una strategia basata sul rischio. Le percentuali di offerte di salari inferiori a quelli usuali e di violazioni ai salari minimi riscontrate in questo modo non sono pertanto rappresentative dell’intera situazione sul mercato del lavoro e vanno interpretate tenendo in considerazione il contesto.

Secondo le commissioni paritetiche, nei rami in cui si applicano contratti collettivi di lavoro (CCL) di obbligatorietà generale la percentuale di violazione nel settore del personale distaccato è stata del 23 % (2022: 17 %). Le commissioni tripartite cantonali hanno riscontrato nel 21 % delle imprese controllate (2022: 16 %) offerte di salari inferiori a quelli usuali a scapito dei lavoratori distaccati nei rami senza salari minimi vincolanti. Tra i datori di lavoro svizzeri le commissioni tripartite cantonali hanno riscontrato che tali offerte sono stabili (11 %). Per quanto riguarda i prestatori di servizi indipendenti provenienti dall’UE/AELS, in tutti i rami è stata presunta la pseudo-indipendenza nel 6 % dei 4718 controlli effettuati (2022: 7 % di 4605 controlli). Nel 2023 sono state aperte 1628 procedure di conciliazione a fronte di offerte di salari e condizioni di lavoro inferiori a quelle usuali. L’81 % delle procedure con le imprese distaccanti si è concluso con successo. Nel caso delle procedure con i datori di lavoro svizzeri, la percentuale è stata del 54 %. I dati sono in lieve calo rispetto all’anno precedente (2022: rispettivamente 87 % e 57%).

Da vent’anni le misure collaterali costituiscono un buon dispositivo centrale per tutelare le condizioni salariali e lavorative in Svizzera. Gli organi di controllo dei servizi statali e le parti sociali lavorano in stretta collaborazione e si adoperano per assicurare una protezione completa dei salari.

Lotta al lavoro nero per un equo mercato del lavoro in Svizzera
Nell’ambito della lotta al lavoro nero gli organi di controllo cantonali hanno ridotto leggermente la loro attività nel 2023. I controlli aziendali sono diminuiti di circa l’1 % (13 644), pur rimanendo al di sopra del livello prepandemia (+12 % rispetto al 2019). I controlli di persone (43 563) hanno superato sia il livello del 2022 (+4 %) sia il livello pre-crisi del 2019 (+25 %). Nell’anno in rassegna, in generale i controlli si sono concentrati ancora una volta sui rami accessori dell’edilizia, sul settore alberghiero e della ristorazione, sul commercio e sul ramo principale dell’edilizia.

In seguito ai controlli, nel 2023 gli organi cantonali preposti hanno trasmesso un totale di 12 500 casi sospetti alle autorità competenti, il che rappresenta una diminuzione di circa il 5 % rispetto al 2022 e al livello prepandemia (2019: 12 554 casi sospetti).

Si è registrato un aumento del numero di notifiche delle autorità competenti agli organi di controllo cantonali sui provvedimenti adottati e sulle sanzioni inflitte a seguito dei controlli. Il dato del 2023 è di 3941 unità, ossia all’incirca il 29 % in più rispetto all’anno precedente. Questo aumento è in parte dovuto al trattamento di casi vecchi. Rispetto all’anno precedente la pandemia (2019), l’aumento risulta leggermente inferiore (+17%).

Nel 2023 il numero dei datori di lavoro che si sono avvalsi della procedura di conteggio semplificata per i contributi alle assicurazioni sociali e per le imposte in caso di salari modesti è diminuito del 2 %, attestandosi a 72 606 datori di lavoro.

Gli organi di controllo forniscono un importante contributo alla lotta contro il lavoro nero e quindi al buon funzionamento dell’economia e del mercato del lavoro svizzero.


Indirizzo cui rivolgere domande

Segreteria di Stato dell'economia SECO
Holzikofenweg 36
CH-3003 Berna
tel. +41 58 462 56 56
medien@seco.admin.ch



Pubblicato da

Segreteria di Stato dell'economia
http://www.seco.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-101324.html