Maggiore flessibilità sull’ordine dei beneficiari degli averi del pilastro 3a

Berna, 07.06.2024 - L’ordine dei beneficiari delle prestazioni del pilastro 3a al momento del decesso dell’intestatario della previdenza deve poter essere modificato. Attualmente i coniugi o i partner registrati sono sistematicamente avvantaggiati rispetto ai figli nati da una precedente relazione. Nella sua seduta del 7 giugno 2024, il Consiglio federale ha adottato un rapporto che analizza diverse varianti per consentire all’intestatario della previdenza di modificare tale ordine e tenere maggiormente conto della situazione delle famiglie ricomposte.

Nel rapporto redatto in adempimento del postulato 22.3220 Nantermod «OPP 3. Maggiore libertà nella pianificazione successoria», il Consiglio federale ha vagliato l’opportunità di rivedere le disposizioni dell’ordinanza sulla legittimazione alle deduzioni fiscali per i contributi a forme di previdenza riconosciute (OPP 3).

Poca flessibilità sull’ordine dei beneficiari del capitale di previdenza

Attualmente, gli intestatari della previdenza hanno poco margine di gioco per decidere chi riceverà il loro capitale di previdenza al momento del loro decesso. La legge definisce un ordine dei beneficiari a cascata: i coniugi o i partner registrati superstiti sono sempre i primi beneficiari e ricevono l’intero capitale di previdenza (primo rango). Se non vi è nessun beneficiario in primo rango, si passa a quello successivo (secondo rango: figli, conviventi, persone a carico) e così via fino a quando non vi è almeno un beneficiario. Se vi è più di un beneficiario in un rango, la ripartizione avviene «pro capite». Attualmente gli intestatari della previdenza non possono modificare l’ordine per quanto riguarda i beneficiari dei primi due ranghi.

Figli svantaggiati rispetto ai coniugi o ai partner registrati

Questa regolamentazione svantaggia i figli: se il loro genitore ha un coniuge o un partner registrato, quest’ultimo riceve l’intero capitale di previdenza. Gli intestatari della previdenza non possono scegliere come distribuire il capitale di previdenza tra i beneficiari in funzione delle loro scelte di vita.

In adempimento del postulato 22.3220 Nantermod, il Consiglio federale ha redatto un rapporto che esamina diverse opzioni di flessibilizzazione e raccomanda di adottare la variante che consente all’intestatario della previdenza di spostare i beneficiari dal secondo al primo rango. Questa soluzione offre maggiore margine di gioco, garantendo al contempo la tutela delle persone che hanno costituito una comunione economica con il defunto. Se l’intestatario della previdenza non fa nulla, l’ordine dei beneficiari rimane invariato, con il coniuge o il partner registrato superstite in primo rango e i figli in secondo.

La previdenza individuale vincolata del pilastro 3a consente ai lavoratori di versare un importo deducibile dalle imposte su un conto bancario o una polizza di assicurazione sulla vita. L’importo massimo annuo deducibile è di 7056 franchi per i salariati, che di regola sono già affiliati al 2° pilastro, e di 35 280 franchi per gli indipendenti non affiliati al 2° pilastro (importi validi nel 2024). La previdenza vincolata permette agli assicurati di aumentare il proprio reddito al momento del pensionamento o in caso d’invalidità.


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