Per gli «empty-nester» la riduzione dello spazio abitativo rimane una sfida

Berna, 06.06.2024 - Gli «empty-nester», cioè le coppie senza più figli in casa (letteralmente: con il nido vuoto), presentano il maggior potenziale di riduzione dello spazio abitativo, ma lo sfruttano solo in misura limitata. Lo dimostra lo studio “Utilizzo dello spazio abitativo dal punto di vista individuale” realizzato dalla ZHAW in collaborazione con l’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB), la Fédération Romande Immobilière, l’Associazione Svizzera dei Proprietari Fondiari (APF) e Raiffeisen Svizzera.

Per il 70% degli intervistati il cosiddetto «downsizing» non è un'opzione. Tuttavia, la disponibilità a ridimensionarsi aumenta con l'avanzare dell'età e se è presente la volontà di trasferirsi. È quanto emerge da uno studio rappresentativo condotto nella primavera del 2024 che ha coinvolto 1097 persone residenti nella Svizzera tedesca e nella Svizzera romanda, intervistate sul loro utilizzo dello spazio abitativo.

Nessun compromesso sul numero di locali
Nel sondaggio è stato chiesto alle persone disposte a trasferirsi quali fossero le caratteristiche ricercate e la loro disponibilità a scendere a compromessi. Sono risultate meno flessibili quando si tratta del numero di locali e dei costi mensili: il 42% non vuole discostarsi dal numero di locali previsto e il 32% non intende spendere più di quanto pianificato. I genitori senza più figli in casa, in particolare, mostrano la minore flessibilità riguardo a questi criteri. Tuttavia, in caso di trasloco la metà di loro vorrebbe ridurre il numero di locali.

Gli «empty-nester» avrebbero il maggior potenziale di ridimensionamento
Queste coppie rientrano anche nella categoria che avrebbe il maggior potenziale di ridimensionamento dello spazio abitativo. Il 26% ritiene che la propria casa sia troppo grande e il 38% degli intervistati ha più di due stanze in eccesso. Se si tratta di persone che vivono in una casa di proprietà, la percentuale sale addirittura al 61%. Secondo gli interpellati, un surplus di due locali, cioè due stanze in più rispetto alle persone che compongono il nucleo famigliare, sembra essere la dimensione ideale.

Poca pressione a spostarsi se gli appartamenti sono troppo grandi
Tuttavia, i genitori senza più figli in casa sfruttano il loro potenziale di ridimensionamento solo in misura limitata. La pressione al trasloco non è quindi dovuta tanto agli appartamenti troppo grandi quanto piuttosto a quelli troppo piccoli. Vi è anche una scarsa pressione sociale: solo 1 intervistato su 3 ritiene che le coppie di anziani o i single che vivono in appartamenti troppo grandi dovrebbero cedere il proprio spazio alle famiglie più giovani. Inoltre, gli incentivi finanziari impediscono alle persone che sarebbero disposte a trasferirsi in un'abitazione più piccola di farlo. Il nuovo affitto, infatti, è spesso più alto di quello per la casa spaziosa in cui si vive da molto tempo.

L'ufficio in casa sta diventando sempre più indispensabile
L'ufficio sta diventando sempre più una stanza indispensabile. Il 61% degli intervistati vorrebbe averne uno tra le proprie mura. Questo locale svolge un ruolo importante anche al termine della vita lavorativa. La cabina armadio o la stanza dei giochi sono invece presenti nelle case di meno del 15% degli intervistati.


Indirizzo cui rivolgere domande

- Media e Comunicazione UFAB, tel. 058 463 49 95, e-mail: media@bwo.admin.ch
- Selina Lehner, Institut für Wealth & Asset Management, ZHAW School of Management and Law, tel. 058 934 46 82, e-mail selina.lehner@zhaw.ch
- Holger Hohgardt, Institut für Wealth & Asset Management, ZHAW School of Management and Law, tel. 058 934 40 34, e-mail holger.hohgardt@zhaw.ch
- ZHAW Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften, Corporate Communications, tel. 058 934 75 75, e-mail medien@zhaw.ch



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