Il Consiglio federale avvia la consultazione concernente l’estensione dello scambio automatico internazionale di informazioni a fini fiscali alle cripto-attività

Berna, 15.05.2024 - Il 15 maggio 2024 il Consiglio federale ha deciso di avviare la consultazione concernente l’ampliamento dello scambio automatico internazionale di informazioni a fini fiscali, che verrà esteso allo scambio di informazioni relative a cripto-attività e riguarderà anche la modifica dello standard per lo scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari. La nuova normativa sarà applicabile dal 1° gennaio 2026. La consultazione terminerà il 6 settembre 2024.

Nell’ottobre del 2022 l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) ha pubblicato una versione aggiornata dello standard comune di comunicazione di informazioni e adeguata verifica in materia fiscale (SCC) e il nuovo quadro per lo scambio automatico di informazioni in materia di cripto-attività («crypto-asset reporting framework», CARF). La relativa raccomandazione del Consiglio dell’OCSE precisa che entrambi i quadri normativi costituiscono standard vincolanti ai fini dello scambio automatico di informazioni che devono essere attuati a livello internazionale. Mentre la modifica dello SCC chiarisce questioni interpretative e tiene conto dell’esperienza acquisita, il CARF disciplina il trattamento delle cripto-attività e dei loro fornitori. Le cripto-attività sono valori patrimoniali digitali basati su un registro distribuito o una tecnologia analoga.

L’OCSE ha adottato lo SCC nel 2014 e lo aggiorna per la prima volta. La Svizzera si è impegnata ad attuarlo e a recepirne gli sviluppi.

Con riserva dell’approvazione del Parlamento, la Svizzera intende attuare anche il CARF, che dovrà colmare le lacune presenti nel dispositivo in materia di trasparenza fiscale e garantire la parità di trattamento con i valori patrimoniali e gli istituti finanziari tradizionali. La sua attuazione rafforzerà la regolamentazione avanzata del mercato delle cripto-attività in Svizzera, contribuendo al mantenimento della credibilità e della buona reputazione della piazza finanziaria svizzera.

Il progetto posto in consultazione prevede anche la punibilità della violazione per negligenza degli obblighi di comunicazione e adeguata verifica in materia fiscale e dell’obbligo di informazione, oltre a semplificare l’ammissione di nuovi Stati partner allo scambio automatico di informazioni, delegando la relativa competenza al Consiglio federale.


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